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Il vaccino è una priorità per la salute pubblica ma anche per l’economia. La ripresa dipende fortemente dai risultati che si riusciranno ad ottenere con la campagna di vaccinazione. Soltanto un pieno conseguimento degli obiettivi annunciati potrà infatti restituire alle famiglie la fiducia necessaria per riportare i consumi ai livelli pre-pandemici: possiamo stimare che ogni mese di ritardo nella campagna vaccinale determini 4,7 miliardi di mancato recupero dei consumi e una corrispondente perdita di PIL dello 0,3%. Un ulteriore costo reale che l’economia italiana non può evidentemente permettersi.

Così Confesercenti in una nota.

Particolarmente drammatiche sarebbero poi le conseguenze per alcuni specifici comparti. Occorre infatti considerare che l’arretramento dei consumi si concentra soprattutto su alcune tipologie di spesa, che stanno sopportando l’intero onere dell’emergenza sanitaria. Il raggiungimento di una significativa soglia di immunità nella popolazione italiana restituir..

A stima potrebbero aggiungersi altri 3.700 ‘mancanti’ del 2020

“La forte contrazione del Pil registrata nel 2020 porterà a un aumento di circa 2.800 fallimenti entro il 2022. A questi potrebbero aggiungersi altri 3.700 fallimenti ‘mancanti’ del 2020 che non si sono realizzati per gli effetti temporanei della moratoria e delle misure di sostegno”.

E’ la stima formulata nella nota sui “Fallimenti d’impresa in epoca Covid“, curata da ricercatori della Banca d’Italia, sulla base della relazione tra fallimenti e ciclo economico.

Tali previsioni, si sottolinea, “vanno interpretate con cautela: da un lato, potrebbero essere sottostimate, nella misura in cui la caduta eccezionale del Pil comporterà un aumento maggiore di fallimenti rispetto a quanto stimato da precedenti fasi recessive; dall’altro lato, potrebbero essere sovrastimate se le misure di sostegno adottate e l’intensità della ripresa economica saranno capaci di aiutare le imprese a fronteggiare la difficile fase congiunturale”.

Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

E’ quanto riporta una nota del Quirinale in cui si legge: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Avv. Giuseppe Conte, il quale ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio”.

La nota del Quirinale

Appuntamento martedì 26 gennaio alle ore 10.30 con il webinar “Il Credito in Confesercenti: nuove opportunità“.

L’evento, rivolto alle Organizzazioni territoriali e alla Rete, prevede il seguente programma:

– Introduzione Politica Strategica, Direttore Generale Confesercenti Nazionale dr Giuseppe Capanna

– Presentazione società del credito in Confesercenti, Cons. CFT dr Giuseppe Tateo

– Dalla consulenza alla mediazione per assistere a 360 gradi le imprese socie e relative famiglie, Cons CFT dr Giuseppe Tateo

– CFT nuovo soggetto di riferimento per la mediazione con propria rete collaboratori, Resp. Comm. CFT dr Giuseppe Savastano

– ATS COSVIG nuovo soggetto di riferimento per la consulenza delle OO.TT e della rete collaboratori, Direttore ATS – COSVIG dr MarcoD’Onofrio

– Convezioni e strumenti a disposizione per la rete ATS COSVIG e CFT, Resp. Comm. ATS COSVIG dr Silviano Di Pinto

Per partecipare al webinar inviare una mail a marco.donofrio@confesercenti.it entro lunedì 25 genn..

“La crisi innescata dalla pandemia si è abbattuta con particolare forza sulle attività di minori dimensioni e su turismo, commercio e ristorazione. Il PNRR deve tenere conto della natura concentrata della recessione a cui stiamo assistendo, con interventi mirati per questi due settori e, in generale, maggiore attenzione alle micro e piccole imprese”.

Così la presidente Patrizia De Luise, intervenendo all’incontro con il Governo sul recovery plan.

“A pesare una contrazione eccezionale dei consumi, con una riduzione nell’ordine di -105 miliardi nel solo 2020. Per normalizzarli – spiega De Luise – sarà necessario il successo della campagna vaccinale: ogni mese di ritardo ci costa quasi 5 miliardi di mancato recupero dei consumi. E con la prosecuzione della pandemia e delle restrizioni, rischiamo di perdere altri 15 miliardi di euro a trimestre anche nel 2021”.

Tra gli interventi urgenti richiesti da Confesercenti, misure ad hoc anche per il turismo e credito, in particolare per le picc..

Sono in corso gli incontri tra Governo e parti sociali sul Recovery Plan.

Confesercenti partecipa al confronto con il presidente del Consiglio Conte con una delegazione guidata dalla presidente nazionale Patrizia De Luise e dal segretario generale Mauro Bussoni.

Scolamacchia: “Superbonus 110% e tax credit tra le priorità”

La crisi profonda del turismo rischia di diventare irreversibile per molte imprese del settore alberghiero: nel 2020 nelle strutture ricettive italiane sono mancati 83,6 milioni di pernottamenti di turisti italiani e ben 157,1 milioni di turisti stranieri, producendo una perdita di oltre 32,5 miliardi di euro. A sottolinearlo è Assohotel Confesercenti in una nota.

“E’ assolutamente necessario riprendere a sostenere le imprese ricettive – afferma Nicola Scolamacchia, vicepresidente vicario di Assohotel, l’associazione degli albergatori di Confesercenti – la strada per uscire dal tunnel è lunga e bisogna arrivarci attrezzati, ci auguriamo che il mercato riprenda tra due, tre anni e le politiche da mettere in campo per il rilancio del comparto devono basarsi due pilastri di azione: il sostegno economico contingente e lo sviluppo”.

“Da una parte – prosegue Scolamacchia – le strutture ricettive italiane necessitano di misure ad..

Le risorse stanziate dal Recovery Fund per i progetti di rigenerazione urbana potrebbero essere utilizzate anche per il rilancio e la riconversione delle imprese di vicinato.

Ad aprire alla possibilità è il Viceministro all’Economia Antonio Misiani che, invitato a partecipare alla giunta di Confesercenti, ha risposto così alla richiesta dell’associazione di includere nel piano nazionale di resilienza e rilancio interventi a favore delle attività urbane, dai negozi ai pubblici esercizi.

Misiani ha inoltre assicurato che per i nuovi ristori è previsto “il superamento del criterio di selezione sui codici Ateco”, come più volte chiesto da Confesercenti. “Il nuovo meccanismo – ha spiegato il viceministro – garantirà l’inclusione di tutte le imprese che hanno subito cali significativi del fatturato annuale rispetto al 2019, in una logica perequativa che vada a favore delle realtà “che hanno ricevuto meno aiuti nel corso del 2020 o non ne hanno ricevuti affatto”.

In data odierna si è tenuta una riunione, fortemente voluta dal Ministero dello Sviluppo economico e presieduta dal sottosegretario Alessia Morani, tra i vertici di Fipe Confcommercio e Fiepet Confesercenti ed alcuni componenti del Comitato tecnico scientifico assistiti da rappresentanti dell’Inail e dell’Istituto Superiore di Sanità.
Durante l’incontro le due associazioni datoriali hanno presentato alcune proposte per una possibile e graduale riapertura in sicurezza delle attività di somministrazione. Il Cts ha manifestato grande attenzione e si è riservato di valutare le proposte nel merito già nel corso della prossima settimana.