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De Luise: “Servono sostegni, con le risorse del cashback si possono finanziare fino a 1,5 milioni di imprese”

Il mondo delle imprese e del lavoro autonomo ha pagato caro il prezzo della crisi economica innescata dalla pandemia: anche considerando i ristori, negli ultimi 12 mesi i lavoratori indipendenti – imprenditori e collaboratori, ma anche professionisti e partite IVA – hanno bruciato circa 125 milioni di euro di reddito al giorno, per un calo complessivo di 45 miliardi di euro. Un vero e proprio crollo, indicativo delle difficoltà vissute nell’ultimo anno dalle micro, piccole e medie imprese e dall’impresa diffusa. Così Confesercenti in una nota.

“Ad un anno esatto dal lockdown – afferma la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise – l’Italia continua a registrare tristi primati. Anche sul fronte dell’occupazione indipendente: in 12 mesi abbiamo visto sparire 269mila autonomi, record in Europa, licenziati da una crisi che non sembra avere fine. E che certo non è stata compe..

Tempi stretti, cabina di regia a ministero Economia

Il Recovery Plan rappresenta certamente una priorità per il governo, per il paese e ovviamente per il Mef, questo primo incontro spero che sia l’inizio di un dialogo durevole e intenso perché abbiamo davanti a noi un percorso molto rapido e intenso e su questo dobbiamo interagire strettamente”. E’ quanto ha affermato il ministro dell’Economia Daniele Franco in audizione sul Recovery alle commissioni riunite Bilancio, finanze e politiche Ue di Camera e Senato. “Il Next Generation Ue è un passaggio storico nella costruzione del bilancio europeo comune. Le risorse europee saranno disponibili alla fine dell’estate con i pre-finanziamenti al 13%: per il nostro paese il piano è una occasione molto importante, rende possibile affrontare in modo coordinato e con rilevanti mezzi alcuni problemi strutturali”.

“Il Recovery fund per l’Italia – ha sottolineato – prevede fondi a disposizione del nostro Paese per circa 196 miliardi a prezzi corren..

La presidente di Confesercenti Patrizia De Luise interviene su questione ‘ristori’, fisco, cashback e sostegno reale alle imprese

Ristori per tutto il 2020 e non solo per i primi due mesi del 2021, una pianificazione annuale di scadenze fiscali e mutui e lo stop al cashback per indirizzare tutte le risorse al sostegno delle imprese in difficoltà.

Sono questi i temi e le richieste messe sul tavolo del governo al centro dell’intervista alla presidente di Confesercenti Patrizia De Luise sulle pagine de La Stampa, di cui riportiamo alcune battute.

“È inaccettabile – spiega la presidente De Luise – i ristori devono essere veri ed estesi a tutto il periodo della pandemia. O pensiamo che chi ha potuto aprire per qualche settimana, in questo lungo anno di continui stop and go, abbia risolto i suoi problemi? Ci sono grandissime sofferenze di cui tenere conto, per la tenuta economica e sociale del Paese. Del resto lo scostamento di bilancio da 32 miliardi di euro era stato approvato proprio p..

Spesa delle famiglie tornata a livelli del 1997. “Ora arrivino i sostegni, nel 2021 a rischio 450mila imprese e 2 milioni di posti di lavoro”

Da emergenza sanitaria a catastrofe economica. Per l’economia e le imprese, il bilancio del primo anno di pandemia è un bollettino di guerra: dal primo lockdown alla seconda ondata, dodici mesi di convivenza forzata con il virus sono costati all’Italia una riduzione di -183 miliardi di euro del Pil e di -137 miliardi per i consumi – di cui 36 da addebitare all’assenza di turisti; abbastanza da riportare la spesa ai livelli del 1997, un passo indietro di 24 anni. Una catastrofe che ha già ‘licenziato’ 262mila lavoratori autonomi e che non è ancora terminata: se non arriveranno sostegni adeguati, nel 2021 rischiano di cessare l’attività 450mila imprese, per una perdita di circa 2 milioni di posti di lavoro.

È quanto emerge dal Dossier “Le imprese nella pandemia: marzo 2020 – marzo 2021”, predisposto da Confesercenti per fare il punto sull’impatto..

La presidente di Confesercenti Patrizia De Luise ospite di TgCom24. Al centro della trasmissione i ristori e i sostegni alle imprese.

“Le imprese di prossimità sono fondamentali per il Paese – ha spiegato la presidente De Luise – Tutti gli interventi devono essere fatti su misura delle imprese, per difendere l’occupazione e il rilancio del Paese. Oggi dobbiamo governare l’emergenza ma abbiamo una responsabilità più importante che è quella di portare le imprese integre e vive al momento della ripartenza”.

Ambienti più sicuri contro il Covid e liberi dai principali agenti contaminanti come microrganismi, muffe e batteri e virus. Confesercenti lancia un’iniziativa a sostegno dell’attività di negozi, pubblici esercizi e piccole imprese aperte al pubblico, già particolarmente provati dalla crisi e che ora devono affrontare una nuova fase critica dell’emergenza sanitaria che stiamo attraversando: l’Associazione di categoria, che rappresenta le imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi, dell’artigianato e della piccola industria, ha siglato una convenzione con Sanixair, startup italiana ad alta innovazione tecnologica, che ha messo a punto un sistema ingegnerizzato di sanificazione in continuo dell’aria e delle superfici, attivo h24, basato sulla fotocatalisi. Scopo dell’intervento, e della convenzione, è garantire per esercenti e clienti un ambiente salubre e microbiologicamente sicuro 24/24 h, privo di agenti patogeni nel rispetto dei più alti standard di sicurezza previsti ..

Dare priorità alle imprese di vicinato, sbloccare subito ristori, serve progetto mirato di rilancio e modernizzazione del piccolo commercio

Dopo il crollo delle vendite registrato lo scorso anno, con un – 5,4% in media e – 10,1% registrato dalle piccole superfici, il 2021 apre con una caduta libera, visto il perdurare delle misure restrittive e delle incertezze dovute alla pandemia. Così Confesercenti commenta le stime Istat sulle vendite di gennaio.

Il dato di gennaio è particolarmente significativo e preoccupante se lo si confronta con lo stesso mese del 2020, ante pandemia: si evidenzia un calo del 6,8% nella media complessiva, ma per le piccole superfici si traduce in uno scivolone del 14,3% ed in una vera e propria catastrofe per il comparto non alimentare che registra una flessione di quasi il 20%. A pesare il perdurare delle restrizioni e – in piccola parte – il ritardo dell’avvio dei saldi, ma il risultato è comunque drammatico, tanto più se si considera che il commercio elet..

La vaccinazione per i lavoratori e per gli imprenditori del terziario e nel turismo deve essere una priorità, sia per il rischio specifico sia per la grave crisi che sta investendo due comparti di attività fondamentali per l’occupazione e per il rilancio della nostra economia.

Così Confesercenti, in occasione dell’incontro per il Funzionamento dei protocolli di sicurezza e sulla campagna vaccinale nei luoghi di lavoro tra le associazioni di impresa e il Ministro per il Lavoro Andrea Orlando.

Nel commercio e nel turismo operano milioni di imprese e lavoratori, spesso micro-imprese e attività familiari, ed è giusto ed utile che abbiano priorità nella definizione di un piano vaccinale, anche considerando l’imminenza della stagione turistica estiva.

Un efficace piano vaccinale è l’unico modo per uscire dall’emergenza: tutto quello che possiamo fare per andare in questa direzione lo faremo. A partire dal riaggiornamento dei precedenti protocolli e la definizione di nuove intese, da attiv..

Il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni ospite della trasmissione Tg3 FuoriTg condotta da Maria Rosaria De Medici. Ristori e sostegni alle imprese i temi al centro del programma.

“Finalmente si esce dalla logica dei codici Ateco. C’è bisogno di creare le condizioni perché le imprese possano resistere e agire al meglio anche nel 2021. Quindi c’è bisogno di risposte chiare, immediate e veloci”, le parole del Segretario Bussoni.

Grave impatto su tutta la filiera da decisione incomprensibile: trasparenza e monitoraggio già garantiti da disposizioni europee e nazionali

“Forte preoccupazione per l’introduzione, ad opera della recente legge di bilancio, di un ulteriore sistema di tracciabilità che prevede pesanti oneri per gli operatori che detengano, a qualsiasi titolo, cereali e farine di cereali in quantitativo superiore alle cinque tonnellate annue”.

È questo l’appello lanciato da Confesercenti, Confcommercio, Coop, ANCD e Federdistribuzione in una lettera al Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli.

Le nuove norme prevedono infatti significative sanzioni amministrative per le imprese che non annoteranno in un registro telematico le operazioni di carico e scarico. “Tale adempimento – spiegano le Associazioni di categoria – anche in ragione del modesto quantitativo annuale idoneo a far scattare l’obbligo e della scelta di prevedere la tracciabilità non solo delle materie..