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Cdm il 20 maggio, altri 4 mesi Rem. Per pacchetto lavoro 4-5 miliardi

Salgono a 18 miliardi di euro i nuovi ristori per le imprese danneggiate dalla crisi Covid, che cammineranno su un meccanismo più flessibile rispetto al passato.

Oltre al criterio del fatturato si affianca quello del risultato economico di esercizio: una sorta di ‘conguaglio’ per il quale vengono stanziati 4 miliardi, di cui 3 di risparmi e 1 in deficit.

Le novità arriveranno con il dl Sostegni bis, che dopo diversi rinvii sarà approvato dal Cdm il 20 maggio. Il Governo ha promesso aiuti anche alle discoteche e alle sale giochi, così come è in arrivo un pacchetto lavoro e il prolungamento per quattro mesi, fino a settembre, del Reddito di emergenza.

Non c’è infatti attenzione esclusivamente al mondo delle imprese nel lungo elenco di misure che il ministro dell’Economia Daniele Franco ha illustrato alla maggioranza, dove qualcuno avrebbe lamentato l’assenza di testi: il governo ha messo a punto anche una serie di ..

La ripresa dell’Italia passa anche attraverso la ripartenza delle micro, piccole e medie imprese del terziario e del turismo. Un mondo che ha sofferto più di tutti l’impatto della crisi innescata dalla pandemia e che ora deve essere messo al centro delle strategie di rilancio della nostra economia, a partire dal prossimo DL Sostegni Bis.

È stato questo il tema centrale dell’incontro, avvenuto oggi a Roma, tra l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e una delegazione di Confesercenti guidata dalla Presidente nazionale Patrizia De Luise.

“L’attenzione verso queste imprese non deve terminare con la fine dell’emergenza, che speriamo sia ormai prossima”, ha spiegato la Presidente De Luise. “Ora più che mai è anzi necessario puntare su queste attività, fondamentali per l’economia e per la vita delle nostre città, ma anche dotate ‘per natura’ di quelle doti di flessibilità, basso impatto ambientale e sostenibilità che saranno centrali nella trasformazione in chiave green della nostra e..

La questione del ricambio generazionale e il futuro del lavoro, indipendente e dipendente, oltre l’emergenza Covid. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro tra i vertici di Confesercenti e la senatrice Tiziana Nisini, Sottosegretario al Lavoro, avvenuto oggi a Roma presso la sede dell’associazione.

Tra i punti toccati durante la discussione, i meccanismi per facilitare il ricambio e la staffetta generazionale e la possibile utilità, in questo senso, dei contratti di espansione per le imprese di minori dimensioni, ma anche la prospettata riforma degli ammortizzatori sociali.

In particolare, i rappresentanti di Confesercenti hanno ribadito la necessità assoluta non solo di non aumentare i costi del lavoro a carico delle imprese in questa fase, ma anche di procedere ad un’urgente semplificazione dei contratti a tempo determinato.

Fondamentale anche mantenere e valorizzare le strutture della bilateralità e il FIS, strumenti che hanno svolto un ruolo importantissimo durante la f..

“Non rientrano nel calcolo dei sostegni i contributi a fondo perduto erogati lo scorso anno in attuazione dei decreti emanati per far fronte alle conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19 (Decreti “Rilancio”, “Agosto”, “Ristori”, “Natale”). Gli stessi aiuti non vanno considerati per determinare la soglia di accesso al regime forfettario, la disciplina di favore destinata alle persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti o professioni con ricavi o compensi non superiori a 65mila euro”.

Sono due dei chiarimenti contenuti nella circolare n. 5/E dell’Agenzia delle Entrate che illustra – a seguito degli ulteriori contributi a fondo perduto previsti dal DL Sostegni – alcuni aspetti relativi all’accesso ai contributi e risponde ai quesiti formulati dagli operatori, anche con riguardo ad alcuni casi particolari.

Cfp 2020 fuori dal calcolo per l’accesso ai nuovi – I contributi a fondo perduto erogati lo scorso anno, come per esempio quelli previsti dai Decreti Ristori, non co..

Ora Sostegni bis sia adeguato

Il nuovo cronoprogramma per le riaperture segna una svolta importante: si passa dalla paura all’ottimismo. In tanti, forse troppi, dovranno ancora attendere; ma la decisione presa dal Cdm è comunque un’iniezione di fiducia per le imprese. Si apre una nuova fase nella gestione dell’emergenza: ora per completare il rilancio serve un Dl Sostegni Bis adeguato alle necessità delle imprese

Così Confesercenti.

Il Consiglio dei Ministri, riunito nella serata di lunedì 17 maggio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale, il testo – spiega Palazzo Chigi in una nota – modifica i parametri di ingresso nelle “zone colorate”, secondo criteri proposti dal Ministero della salute, in modo che assumano principale rilievo l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva nonché il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva.

Inoltre – continua la nota del governo – nelle “zone gialle” si prevedono rilevanti, ancorché graduali, modifiche. Di seguito le principali:

dall’entrata in vigore del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un’ora, rimanendo quindi valido da..

Pesano divieto di consumo dentro i locali e coprifuoco alle 22

Le cene all’aperto non bastano. Tra divieto di consumo all’interno e coprifuoco alle 22, la cosiddetta riapertura dei pubblici esercizi è stata un flop: a 20 giorni dalla ‘ripartenza’ del settore, il 62% delle attività segnala di non avere recuperato fatturato rispetto alle settimane precedenti.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da Swg per Confesercenti su un campione composto da oltre mille imprenditori della somministrazione.

A vedere risalire un po’ le vendite, per ora, è solo il 38% delle attività, percentuale che coincide con la quota di imprese che avevano già allestito uno spazio esterno da destinare al consumo: un’ulteriore 30% lo sta allestendo ora. Ma anche chi è riuscito a organizzarsi non ha registrato alcun boom: due terzi delle imprese registrano recuperi del fatturato inferiori al 30%.

Lo scoglio più difficile da superare, suggeriscono le imprese, è il divieto di consumo dentro i locali: sebbene l’..

Riaprire in sicurezza, ma riaprire. La linea scelta da Mario Draghi è proseguire con il programma del Governo e le priorità del Paese. Tra queste, appunto, c’e’ proprio la programmazione della ripartenza, sempre in base ai dati epidemiologici che, ad oggi, fanno ben sperare.

Nel pomeriggio si svolgerà la ‘cabina di regia‘ del governo sulle misure anti-Covid: punto cardine, sempre visto da Palazzo Chigi, è che non può esserci un ‘liberi tutti’ e che resta la previsione di un sostegno economico per chi soffre le conseguenze della stretta imposta dalla pandemia. In questo caso si guarda al dl Imprese, atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri per mercoledì.

“Con dati in miglioramento, possiamo allentare e poi superare il coprifuoco ma bisogna mantenere la necessaria prudenza”, ha ricordato ancora il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Stando alle indiscrezioni, dal prossimo week end i centri commerciali potrebbero tornare aperti al pubblico e il caffè al bancone del bar non ess..

Traina l’accelerazione dei beni energetici

Ad aprile l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un +0,4% su base mensile. L’inflazione è pari all’1,1%(da +0,8% di marzo), confermando la stima preliminare.

E’quanto rende noto l’Istat nella stima definitiva. “Ad aprile, è l’accelerazione dei prezzi dei beni energetici a trainare l’ulteriore crescita dell’inflazione”, spiega l’Istat, precisando che “questa accelerazione è dovuta, però, in buona misura, al confronto con aprile 2020, quando i prezzi di questi prodotti, anche per l’emergenza sanitaria, avevano subito una diminuzione marcata rispetto al mese precedente”