La frenata del Pil nella prima parte dell’anno è stata più lieve delle attese del governo. Una notizia senz’altro positiva, ma che non basta a dissipare i dubbi sul futuro. Innanzitutto, perché in questo momento sono di nuovo i servizi a soffrire di più nel contributo alla ricchezza del Paese, e poi perché la dinamica dell’inflazione – sebbene in rallentamento – dimostra che non abbiamo ancora superato il picco della corsa dei prezzi, visto che la diffusione degli incrementi dei beni energetici ai diversi comparti “fissa” il tasso sopra al 6%. Uno scenario che inevitabilmente peserà sui consumi interni e sulla crescita nel resto dell’anno.
Così Confesercenti sulle stime Istat.
“Con le tensioni internazionali che non accennano a rientrare, la tenuta dei consumi interni rappresenta un elemento fondamentale per preservare la ripresa dell’economia italiana. In questa fase – commenta Nico Gronchi, vicepresidente vicario di Confesercenti e presidente di AssoTerziario – è importante che la ..