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No a ulteriori restrizioni in concomitanza con ricorrenza defunti

“La misura introdotta nel Dpcm dello scorso 13 ottobre, per il contenimento del coronavirus, che consente la celebrazione di cerimonie civili e religiose con un massimo di 30 invitati, ha dato l’ennesimo duro colpo al florovivaismo che ancora non si è ripreso dal lockdown. Noi siamo i primi ad aver a cuore la salute e la tutela delle persone, ma le nostre imprese hanno più volte dimostrato come si possa conciliare sicurezza e lavoro”.

Così Assofioristi Confesercenti in una nota.

Durante il lockdown – spiega l’associazione – molti fiorai sono stati costretti a mandare al macero piante e fiori che avevano in magazzino, con un danno quantificabile in circa 200 milioni di euro di fatturato perso e oltre alla concorrenza degli abusivi hanno vissuto quella di iper e super mercati, molti dei quali hanno venduto fiori nel periodo in cui i negozi di settore erano stati chiusi. La limitazione del numero di partecipanti a matrim..

Città deserte, duro colpo anche per librerie

“La chiusura alle 18 di bar e ristoranti creerà un effetto boomerang sul commercio, tranne quello alimentare. Tutte quelle persone che si concedevano, dopo il lavoro, una passeggiata, una cena o un aperitivo e che prima magari passavano in libreria, ora rimarranno a casa, facendo nuovamente precipitare le vendite di libri, già tremendamente compromesse”.

Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai. “Le librerie vivono costantemente la concorrenza dell’on line: la nostra forza è proprio nel confronto con il cliente, nella presenza fisica nel negozio. Ma se le persone si ritroveranno città deserte, con pubblici esercizi chiusi, interi quartieri vuoti, preferiranno restare a casa e magari ordinare un libro su internet, condannando molti di noi alla chiusura definitiva e i nostri centri storici alla desertificazione completa”.

“Un libro – continua Giussani – in momenti come questo, di preoccupazione e tensione, può aiutar..

Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi e Fto – Confcommercio chiedono con urgenza che le sorti del turismo organizzato vengano immediatamente prese in carico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Economia
Dal 23 febbraio ad oggi gli operatori del settore del turismo organizzato non hanno percepito alcun indennizzo per la chiusura delle attività. Dopo aver perso un anno di lavoro le prospettive per il 2021 sono altrettanto negative; la situazione per le imprese non è più sostenibile.
La chiusura dei confini con tutti i Paesi extra-Ue, il tampone obbligatorio o la quarantena per le più importanti destinazioni turistiche europee, il blocco dei viaggi di istruzione hanno provocato in media riduzioni del fatturato delle imprese del 90% e stanno generando fallimenti e chiusure delle attività con conseguente perdita di posti di lavoro.
Le associazioni di categoria del Turismo Organizzato, Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi ed F..

Enti locali attuino controlli per evitare nuove drammatiche emergenze
Fipac Confesercenti, chiede al Governo, alla Conferenza Stato-Regioni, alle Istituzioni locali di attivare tutti gli strumenti di monitoraggio e prevenzione per evitare nuove drammatiche emergenze a danno delle persone più fragili.

“La risalita dei contagi da Covid-19 ci impone una riflessione urgente ed approfondita sugli effetti che tale recrudescenza potrebbe avere sulle strutture di assistenza per gli anziani”, scrive Sergio Ferrari – Presidente della Federazione dei Pensionati di Confesercenti – al Ministro della Salute Roberto Speranza.

“Facendo tesoro delle criticità emerse nella prima ondata pandemica – prosegue Ferrari nella lettera -sarebbe un tragico errore che le strutture si facessero trovare impreparate nel caso il virus si ripresenti con l’aggressività della scorsa primavera. È necessario che nelle Rsa vengano forniti i dispositivi di protezione ad ospiti ed operatori e che venga favorita la socialit..