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Il presidente Rustignoli: situazione paradossale

Per i balneari la decisione dell’Antitrust di fare ricorso al Tar della Toscana contro il Comune di Piombino che ha esteso, secondo i termini di legge, la proroga dell’estensione delle concessioni demaniali è inaccettabile.

“La situazione paradossale emersa a Piombino – afferma Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA, l’associazione delle imprese balneari Confesercenti – in riferimento all’estensione della durata dei titoli concessori sui beni demaniali marittimi ci porta ad alcune doverose riflessioni. Partiamo dal fare chiarezza: il Comune di Piombino non ha fatto altro che riconoscere l’estensione della durata dei titoli concessori fino al 31 dicembre 2033, come prevede la legge n. 145/2018, che non lascia spazio ad interpretazioni diverse”.

“La legge – prosegue il presidente – pone le fondamenta di un percorso legislativo di riordino delle concessioni demaniali marittime non più prorogabile, che prevede successivi provvedimenti c..

Il presidente Ravecca: Ripercussioni fortemente negative in termini occupazionali e di sopravvivenza delle imprese stesse

“Riteniamo – dichiara Alessandro Ravecca, Presidente Federfranchising – che la decisione di chiudere i centri commerciali durante il weekend sia assolutamente sbagliata per due ragioni principali: la prima è che i centri commerciali oggi più che mai sono luoghi sicuri, dove fin da subito sono stati applicati con attenzione e rigore i protocolli e le linee guida per garantire il distanziamento sociale e la sicurezza per i clienti. La seconda ragione invece è da ricondursi al fatto che una riduzione degli orari di apertura potrebbe comportare una maggiore concentrazione dei flussi di persone su 5 giorni anziché 7 contrariamente alle logiche di distanziamento.

Inoltre, riteniamo che la chiusura dei centri commerciali avrà ripercussioni fortemente negative in termini occupazionali e di sopravvivenza delle imprese stesse.

Aver evitato fino ad oggi forme di coprifuoco ..

Il Presidente Altobelli: “Siamo molto preoccupati rispetto alcune indiscrezioni sul contenuto del prossimo dpcm

“Se c’è un settore che rischia di scomparire dal tessuto economico del Paese è quello dello Spettacolo dal vivo”, così esordisce Gabriele Altobelli Presidente di Assortisti. “E non parlo solo dei piano bar o i vari “Karaoke” legati agli orari dei pubblici esercizi, penalizzati dalle delibere che impongono il “coprifuoco” parlo dei Teatri quelli rimasti aperti che rinunceranno alla programmazione nel periodo di Natale ed anche loro saranno costretti a chiudere”.

“Come sappiamo la capienza dei teatri è stata ridotta fino al limite dei 200 posti per garantire l’immunità degli spettatori e se da un lato ha messo in crisi il rapporto tra costo del biglietto e le spese da sostenere aumentando la difficolta della tenuta economica della rappresentazione artistica, questa misura è stata comunque sufficiente sia per permettere agli artisti di non fermarsi del tutto e non creare misur..

L’intervento del presidente di Assoturismo in audizione in Senato

“Ormai è un dato di fatto che il turismo sia uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria e sicuramente lo sarà nel prossimo futuro: senza un vero piano di sostegno, la nostra industria turistica nel complesso rischia di uscirne decimata”.

Così Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo è intervenuto in audizione in Commissione Industria a Palazzo Madama, in merito ai sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio.

“Il turismo internazionale è assente da marzo – ha spiegato Messina – così come manca il turismo leisure e business travel, e non si potrà contare sul turismo scolastico, i congressi ed eventi sono stati nuovamente sospesi, la domanda turistica interna si è arrestata anche in conseguenza delle ultime notizie sui contagi: tutto questo arrecherà ulteriori enormi danni agli operatori del settore”. “Inoltre, ha agg..

No a ulteriori restrizioni in concomitanza con ricorrenza defunti

“La misura introdotta nel Dpcm dello scorso 13 ottobre, per il contenimento del coronavirus, che consente la celebrazione di cerimonie civili e religiose con un massimo di 30 invitati, ha dato l’ennesimo duro colpo al florovivaismo che ancora non si è ripreso dal lockdown. Noi siamo i primi ad aver a cuore la salute e la tutela delle persone, ma le nostre imprese hanno più volte dimostrato come si possa conciliare sicurezza e lavoro”.

Così Assofioristi Confesercenti in una nota.

Durante il lockdown – spiega l’associazione – molti fiorai sono stati costretti a mandare al macero piante e fiori che avevano in magazzino, con un danno quantificabile in circa 200 milioni di euro di fatturato perso e oltre alla concorrenza degli abusivi hanno vissuto quella di iper e super mercati, molti dei quali hanno venduto fiori nel periodo in cui i negozi di settore erano stati chiusi. La limitazione del numero di partecipanti a matrim..

Città deserte, duro colpo anche per librerie

“La chiusura alle 18 di bar e ristoranti creerà un effetto boomerang sul commercio, tranne quello alimentare. Tutte quelle persone che si concedevano, dopo il lavoro, una passeggiata, una cena o un aperitivo e che prima magari passavano in libreria, ora rimarranno a casa, facendo nuovamente precipitare le vendite di libri, già tremendamente compromesse”.

Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai. “Le librerie vivono costantemente la concorrenza dell’on line: la nostra forza è proprio nel confronto con il cliente, nella presenza fisica nel negozio. Ma se le persone si ritroveranno città deserte, con pubblici esercizi chiusi, interi quartieri vuoti, preferiranno restare a casa e magari ordinare un libro su internet, condannando molti di noi alla chiusura definitiva e i nostri centri storici alla desertificazione completa”.

“Un libro – continua Giussani – in momenti come questo, di preoccupazione e tensione, può aiutar..

Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi e Fto – Confcommercio chiedono con urgenza che le sorti del turismo organizzato vengano immediatamente prese in carico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Economia
Dal 23 febbraio ad oggi gli operatori del settore del turismo organizzato non hanno percepito alcun indennizzo per la chiusura delle attività. Dopo aver perso un anno di lavoro le prospettive per il 2021 sono altrettanto negative; la situazione per le imprese non è più sostenibile.
La chiusura dei confini con tutti i Paesi extra-Ue, il tampone obbligatorio o la quarantena per le più importanti destinazioni turistiche europee, il blocco dei viaggi di istruzione hanno provocato in media riduzioni del fatturato delle imprese del 90% e stanno generando fallimenti e chiusure delle attività con conseguente perdita di posti di lavoro.
Le associazioni di categoria del Turismo Organizzato, Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi ed F..

Enti locali attuino controlli per evitare nuove drammatiche emergenze
Fipac Confesercenti, chiede al Governo, alla Conferenza Stato-Regioni, alle Istituzioni locali di attivare tutti gli strumenti di monitoraggio e prevenzione per evitare nuove drammatiche emergenze a danno delle persone più fragili.

“La risalita dei contagi da Covid-19 ci impone una riflessione urgente ed approfondita sugli effetti che tale recrudescenza potrebbe avere sulle strutture di assistenza per gli anziani”, scrive Sergio Ferrari – Presidente della Federazione dei Pensionati di Confesercenti – al Ministro della Salute Roberto Speranza.

“Facendo tesoro delle criticità emerse nella prima ondata pandemica – prosegue Ferrari nella lettera -sarebbe un tragico errore che le strutture si facessero trovare impreparate nel caso il virus si ripresenti con l’aggressività della scorsa primavera. È necessario che nelle Rsa vengano forniti i dispositivi di protezione ad ospiti ed operatori e che venga favorita la socialit..