Browsing: Associazioni di Settore

La vendita di prodotti alimentari durante le festività di fine ed inizio anno nuovo (Natale, Capodanno, Epifania) hanno registrato un incremento delle vendite che varia dal 15 al 20% in relazione alle merceologie e ai luoghi, con alcune eccezioni legate a situazioni peculiari.

In un contesto di grande particolarità, come quello segnato dalla perdurante pandemia e dalle restrizioni alla mobilità, i consumatori hanno riscoperto il piacere del consumo locale e gli esercizi di prossimità alimentari che hanno garantito, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, il senso di comunità, prodotti di qualità, a forte vocazione artigianale e territoriale, restando con molta tranquillità all’esterno dei negozi in attesa del proprio turno.

Nel generale contesto di performance positive per l’andamento delle vendite, sono andati bene i prodotti tipici natalizi di qualità, sia dolci che della gastronomia ad alta territorialità, con l’eccezione di panettoni e pandori industriali che hanno subito una b..

“Più che assistere a questo balletto politico di appoggio o non appoggio, di posti in più e posti in meno a livello di governo ci aspetteremmo provvedimenti certi, in aiuto all’economia del turismo che è allo stremo”.

Così il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina in un’intervista all’Adnkronos.

“Veniamo da 9 mesi di fermo totale, se ne preannunciano almeno altri 7-8 – sostiene – finché non ci sarà una vaccinazione entro determinate percentuali e finché non ritorneranno i turisti stranieri ai quali l’Italia era abituata da anni e anni. E’ chiaro che in questa situazione ci aspettiamo di saltare la stagione primaverile, con grave danno per le città d’arte per la seconda stagione di seguito e, di vivere una stagione estiva ancora in termini ridotti. Questo ci aspettiamo con un governo che, fino ad oggi, non ha previsto o programmato nulla”.

Per la stagione invernale è “flop così come lo è stato per tutto il turismo da marzo 2020. Ed già è andato perduto un bel pezzo ..

“La pagina più arrogante subita da Enasarco, nella sua storia” questo rendono noto le liste “Fare Presto!” e “Arténasarco” – unite in coalizione – sostenute da Confesercenti, Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc, in relazione alle vicende che oggi, lunedì 4 gennaio 2021, hanno portato all’elezione di presidente e vicepresidenti della Fondazione, in occasione della prima riunione del nuovo CdA: “Una elezione che non riteniamo legittima e per la quale ricorreremo in ogni sede, al fine di ripristinare la legittimità e la democrazia che riteniamo lesa e che la nostra Cassa Previdenziale esige“.

I fatti. Oggi si è riunito per la prima volta il CdA Enasarco, costituitosi a seguito delle elezioni dell’ottobre scorso e che, dopo l’Assemblea dei Delegati del 23 dicembre e le illegittime decisioni assunte dalla Commissione Elettorale della Fondazione cinque giorni più tardi, ha dato alla governance uscente la maggioranza dei Consiglieri: 8 su 15. Sette, invece, i Consiglieri in quota Fare Presto..

“Speriamo di bissare il successo dell’anno scorso ma parlare di saldi oggi è quasi un paradosso perché non sappiamo che cosa ci aspetta domani, in che zona saremo, e dunque viviamo alla giornata”.

Così il presidente di Fismo Confesercenti Fabio Tinti intervistato dall’Adnkronos.

L’anno scorso – riporta Adnkronos – le vendite a prezzi scontati partirono tra il 2 ed il 4 gennaio in tutta Italia poco prima del covid, quest’anno invece, sabato 2 gennaio partiranno già in zona rossa in Campania, Sicilia, Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Nel 2019 gli italiani spesero in media 168 euro a testa in occasione dei saldi invernali “per capi di qualità e a prezzi concorrenziali laddove le aspettative anche quest’anno sono simili in ogni parte d’Italia, al Nord, al Sud e al Centro – sostiene Tinti – credo che ci sarà movimento senza grandi differenze nelle varie regioni. Indubbiamente dove c’è più attività c’è un’attenzione particolare”.

Quest’anno Fismo insieme alle altre associazioni di sett..

Il Sottosegretario di Stato On. Alessia Morani, facendo seguito alle intese intercorse con le Federazioni di categoria dei gestori, ha convocato il tavolo di filiera, in modalità videoconferenza, per il giorno 11 gennaio 2021.

La nota è stata inviata a Faib, Faib Autostrade, Fegica e Figisc/Anisa per i gestori e a Unem, Assopetroli, Assogasliquidi, Assogasmetano e Federmetano.

Il tavolo, insieme al riconoscimento delle perdite economiche subite dalle aree di servizio, come si ricorderà, era parte integrante delle richieste avanzate dalle Associazioni dei gestori nel corso della manifestazione di protesta del 15-16 dicembre us, assumendo come base di discussione la Risoluzione De Toma approvata dalla X Commissione della Camera dei deputati all’unanimità, a riaffermare l’importanza di un settore fondamentale e strategico per l’economia nazionale.

La risoluzione impegnava il Governo a intervenire per la razionalizzazione e l’ammodernamento della distribuzione dei carburanti, a varare i..

“Il 2020 sarà ricordato come un anno orribile non solo per la pandemia, ma anche per una crisi umana e sociale che prima d’ora la nostra generazione non ha mai vissuto. Fin dai primi mesi del lockdown il nostro Sindacato si è distinto per essere stato accanto agli operatori del settore moda, proponendo soluzioni e difendendo la categoria in tutte le problematiche più spinose che si sono palesate a seguito della chiusura…”

Così il Presidente Fismo Fabio Tinti, in occasione delle festività natalizie, che aggiunge:”Pensavamo di non ritornare nuovamente in un nuovo lockdown ma le suddivisioni delle regioni in zone colorate in base al livello del contagio, contribuiscono a creare nuove incertezze e preoccupazioni. Il periodo natalizio rappresenta per noi tutti un momento di grande importanza economica, mortificare con una continua chiusura e riapertura le attività, crea un grandissimo danno economico e psicologico… La Fismo si impegnerà ancora più di prima per difendere le imprese del made..

Manifesto congiunto delle associazioni di categoria. Da domani cartelli in migliaia di locali per manifestare l’esasperazione verso il governo

Costretti a tenere le serrande abbassate, ristoratori e gestori dei pubblici esercizi italiani non intendono passare Natale e Capodanno in silenzio. Al contrario. A partire da domani e per tutta la durata delle festività, decine di migliaia di locali in tutta Italia esporranno un cartello di protesta all’indirizzo del governo per dire: “Basta!”, al caos normativo degli ultimi mesi che continua a penalizzare le imprese del settore

Rabbia ed esasperazione riassunte in un manifesto unitario siglato da Fipe e Fiepet, le principali associazioni di rappresentanza dei pubblici esercizi di Confcommercio e Confesercenti, affiancate dalla FIC – Federazione Italiana Cuochi.

“22 DPCM, 36 Decreti Legge, 160 giorni di chiusura, un numero imprecisato di ordinanze regionali, una differenza impressionante fra quanto annunciato e quanto attuato. – si legge nel..

Ribadito che la categoria ha bisogno di sostegni. Ora tavolo di filiera per la crisi di settore

Faib Confesercenti, con una nota a firma del Presidente Martino Landi, ha ringraziato la Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, on. Alessia Morani, per l’impegno ad aprire il tavolo di filiera per la crisi di settore- invocato invano da oltre un anno- e per aver sbloccato il Decreto attuativo della L.77/2020 per i contributi figurativi per i gestori autostradali, evidenziando però che al momento ancora non ci sono risposte concrete sugli aiuti economici per la seconda fase della pandemia.

Nella nota, Faib ha riepilogato le motivazioni della protesta, mettendo in fila le ragioni alla base della vertenza:

la necessità di dare risposta in termini economici alla categoria costretta ad essere aperta perché considerata attività di servizio pubblico essenziale, pur in assenza di domanda del prodotto. Doppiamente penalizzata perché chiamata a sostenere ingenti costi di gestione, s..

Chiudere il 24, 25, 26 e 31 dicembre equivale ad una perdita di fatturato di un miliardo di euro per bar e ristoranti

“L’emergenza sanitaria, il primo lockdown e le chiusure degli ultimi mesi hanno messo in ginocchio l’intero settore della ristorazione. Decidere per la zona rossa in tutta Italia durante le festività natalizie, senza adeguati sostegni al comparto, sarebbe il colpo di grazia per decine di migliaia di imprese”.

Così il presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Banchieri sull’ipotesi concreta di un nuovo lockdown tra la vigilia di Natale e l’Epifania.

“Chiediamo al Governo di assumere un impegno serio nei confronti delle imprese della ristorazione italiana, riconoscendo alle attività, come già fatto dalla Germania, ristori al 75% dei ricavi degli stessi giorni dell’anno precedente. Il fatturato di bar e ristoranti nei giorni 24, 25, 26 e 31 dicembre vale da solo un miliardo di euro”, continua Banchieri.

“In questo 2020 così duro per la ristorazione, abbiamo sempre ..

Se l’andamento epidemiologico richiederà un nuovo lockdown nazionale, il Governo prenda le decisioni con chiarezza e tempestività e non si lascino le imprese nell’incertezza. Contestualmente all’annuncio delle restrizioni, le imprese debbono avere i necessari sostegni economici che devono essere immediati.

Così Assofioristi Confesercenti in una nota.

L’impresa deve programmare, investire o meno ed ha quindi necessità di sapere quali decisioni verranno prese con un margine di anticipo. Provvedimenti stop and go, invece, rappresentano l’ennesimo duro colpo al florovivaismo, un settore duramente danneggiato dagli effetti economici legati alla pandemia.

“Noi siamo i primi ad aver a cuore la salute e la tutela delle persone – spiega il Responsabile nazionale di Assofioristi Ignazio Ferrante – ma le nostre imprese hanno bisogno di ricevere risposte chiare. I nostri prodotti, inoltre, sono altamente deperibili e molte imprese, in attesa delle nuove disposizioni, non sanno se saranno costre..