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Le linee guida per la riapertura delle attività proposte dalle Regioni rischiano di diventare per gli albergatori un ulteriore ostacolo al rilancio dell’attività.

A lanciare l’allarme è Nicola Scolamacchia, Vice Presidente Nazionale di Assohotel Confesercenti.

“Nella maggior parte delle strutture ricettive alberghiere, rispettare la distanza di due metri tra le persone ai tavoli renderebbe difficile anche offrire la prima colazione, servizio imprescindibile per l’ospitalità italiana e spesso fiore all’occhiello di molti hotel. Costringere gli ospiti a turni impossibili od addirittura a consumare i pasti in stanza vuol dire mortificare ulteriormente molti hotel che, in particolare nelle città d’arte, non hanno spesso nemmeno spazi esterni con cui compensare la riduzione di capacità delle sale. Altrettanto inapplicabile ci appare l’obbligo prospettato di mantenere aperte porte, finestre e vetrate, cosa che vanificherebbe l’efficacia di qualsiasi impianto di climatizzazione e costringer..

Il Coordinamento Nazionale Giovani Imprenditori Confesercenti organizza giovedì 22 aprile alle ore 17.00 il webinar “LE NUOVE SFIDE DI MERCATO, DALLA SHOPPING EXPERIENCE ALLA RICERCA OMNICANALITÀ”.

I consumatori continueranno ad acquistare di più online, che nel frattempo è diventato il primo canale di acquisto per moltissimi consumatori, con numeri record per l’e-commerce, che ha fatto registrare un +100% in termini di ricerca e di interesse. La complessità aumenta, la rivoluzione in atto comporta un forte ampliamento dei canali a disposizione del consumatore stesso, la variazione della composizione del paniere degli acquisti e delle relative priorità, ultimo ma non meno importante la completa ridefinizione della “Shopping Experience”.

L’evento si pone l’obiettivo di fornire una attenta analisi dei processi di integrazione tra l’online e l’offline, degli investimenti in tecnologie e processi e del necessario sviluppo delle competenze da parte degli operatori del settore.

Analizzere..

Banchieri: serve serio confronto con i rappresentanti delle associazioni categoria

Bene ridiscutere, finalmente, di riaperture, ma non si comprende come, rispetto ai protocolli di sicurezza finora applicati, le nuove regole si traducano di fatto in una nuova stretta. Ma la distanza obbligatoria di due metri tra i tavoli ipotizzati sarebbe una restrizione inapplicabile per decine di migliaia di ristoranti – circa il 60% dei locali non ha uno spazio esterno – e praticamente per tutti i bar. E anche dove fosse fisicamente possibile implementare la misura, si ridurrebbe drasticamente la capacità di lavoro dei locali al chiuso, obbligandone migliaia alla chiusura definitiva.

Così il Presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Bianchieri commenta le linee guida diffuse nelle bozze per la riapertura delle attività, che le Regioni sottoporranno a Governo e Cts.

“Dopo quattordici mesi di restrizioni le nuove norme metterebbero definitivamente a rischio il settore, che dà lavoro a migliaia..

Predisporre la rete alla decarbonizzazione dei prodotti energetici per la mobilità

Le Organizzazioni di categoria dei Gestori impianti carburanti – Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio – hanno incontrato, nella giornata di ieri, il Ministro della transizione ecologica, Prof. Roberto Cingolani, alla cui attenzione hanno rimesso una proposta normativa articolata, il cui scopo dichiarato è quello di intervenire efficacemente sulla attuale rete distributiva dei carburanti, perché possa costituire un punto di riferimento centrale del progetto di transizione ecologica e di progressiva decarbonizzazione anche dei prodotti energetici per autotrazione.

E’ quanto si legge in un comunicato congiunto diffuso dalle tre Federazioni.

Ma perché sia possibile raccogliere i finanziamenti pubblici (Recovery fund) e privati necessari ad uno scopo tanto ambizioso – prosegue la nota sindacale – è indispensabile immediatamente avviare una azione di vera e propria trasformazione del..

Occorrono controlli centralizzati e selettivi

Il quadro che emerge dalla conferenza stampa congiunta delle procure di Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria sugli intrecci tra mafia e prodotti petroliferi è inquietante.

Per Assorem Confesercenti, Associazione reti energetiche per la mobilità, l’inchiesta delle procure certifica un vero e proprio salto criminale a quella che fino ad oggi per gli addetti ai lavori era stato solo una questione di illegalità diffusa. I magistrati hanno svelato- stando alle notizie apparse sulla stampa- che oggi siamo di fronte ad un vero e proprio apparato criminale articolato tra clan camorristici/ndranghetisti, rete distributiva, sistemi logistici anche raffinati, intermediazione professionale, collegamenti internazionali.

Non solo dunque piccoli proprietari di impianti che si arrangiavano per competere nel mercato, rifornendosi più o meno consapevolmente in evasione Iva e forse accise, ma importatori di prodotti pronti all’immissione sul mercato, ..

Il confronto è avvenuto nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”
Il presidente di Aigo Confesercenti Claudio Cuomo ha incontrato ieri, nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, Angela Masi, membro della X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera e Andrea Giarrizzo, Vicepresidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera.

Al centro del confronto la situazione delle imprese del comparto, in forte crisi a causa della contrazione degli arrivi turistici in tutto il Paese.

“Chiediamo attenzione per un settore – dice Aigo – centrale per l’economia del Paese. Sono necessari ristori adeguati per le nostre attività che hanno subito importanti perdite di fatturato e che devono, comunque, fare i conti con costi fissi mensili, pur non avendo di fatto entrate”.

Durante l’incontro svoltosi presso Palazzo Marino tra il Sindaco Giuseppe Sala e una delegazione milanese di Confesercenti, nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, Sebastiano Liso, Presidente Confesercenti Milano Immagine e Benessere, ha richiesto «la possibilità per il comparto del benessere di poter riaprire il prima possibile nel fondamentale rispetto delle misure di sicurezza prescritte dalla legge e dalla situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19».

Liso, a margine dell’incontro, ha concluso ribadendo quanto sia «fondamentale un’accelerata dal punto di vista vaccinale e dal punto di vista dei sostegni alle imprese, che da più di un anno stanno soffrendo a causa delle chiusure che si sono susseguite nel corso dell’anno, chiusure che peraltro alimentano il lavoro in nero a domicilio, con gli annessi ulteriori rischi per la salute».

“Passano i giorni e non vediamo la famosa luce in fondo al tunnel. Nonostante ciò non abbandoneremo mai la fiducia che ci ha accompagnati sino ad oggi, non perderemo la speranza di ripartire a pieno regime, con le nostra attività, con il nostro lavoro che è la nostra vita”.

Così Fabio Tinti presidente Fismo Confesercenti che aggiunge: “vogliamo gridarlo ad alta voce: così non si va da nessuna parte, così non si riparte tutte le misure messe in campo per le nostre imprese sono, ad oggi, risultate insufficienti. Il Decreto Sostegni lascia fuori dai contributi il 70% delle Partite IVA, che potevano beneficiare di un contributo serio, per garantirne la sopravvivenza”.

“Non era forse più giusto ed equo calcolare i sostegni in base proporzionale al calo del fatturato? Non era più realistico? Noi diciamo – prosegue Tinti – che poteva esserlo, ma così non è stato, purtroppo, e quindi assisteremo ad una messa a disposizione di risorse economiche che in gran parte rimarranno ferme nelle casse ..

Il sondaggio sui consumatori: incertezza contagia anche l’estate, 6 milioni di prenotazioni congelate dall’attesa delle restrizioni

Le restrizioni cancellano la tradizionale ‘gita fuori porta’ di Pasquetta: quest’anno, quasi 8 italiani su 10 festeggeranno il Lunedì dell’Angelo a casa propria, mentre appena il 2% lo trascorrerà in viaggio.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da SWG per Assoturismo Confesercenti in occasione delle festività pasquali.

In particolare, a trascorrere la Pasquetta nella propria residenza sarà il 76% degli italiani – il 78% nelle regioni del Mezzogiorno e delle Isole -, cui si aggiunge un 2% che la passerà in una seconda casa di propria proprietà. Contrariamente al detto popolare, sarà certamente più una Pasquetta ‘con i tuoi’ che ‘con chi vuoi’: l’11% passerà la giornata a casa di parenti, mentre a casa di amici, in media, si recherà solo il 3%, quota che sale al 6% nelle regioni del Nord Est.

Le vacanze, invece, vengono derubricate da tutti: a live..

“Le nuove misure approvate dal Governo scaricano l’emergenza sanitaria su un’unica categoria. Le imprese della somministrazione, ristoranti, bar, pub e pizzerie, costrette a restare chiusi anche con numeri da zona gialla. Una situazione insostenibile e un accanimento che fatichiamo a comprendere”.

Così Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti commenta il Decreto Legge contenente le nuove misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19.

“Le nostre imprese sono chiuse ormai da un mese. E con la conferma di un’Italia in zona arancione o rossa anche ad aprile, il Governo condanna migliaia di imprenditori ad ulteriori perdite di fatturato, avvicinando sempre di più il rischio concreto di non essere in grado di riaprire al termine dell’emergenza”.

“Ci saremmo aspettati un cambio di passo e quantomeno il via libera contestuale ad un nuovo Decreto con indennizzi alle imprese costrette a chiudere. Invece nulla! Sappiamo benissimo che la priorità è la salute pubbli..