Occorrono controlli centralizzati e selettivi
Il quadro che emerge dalla conferenza stampa congiunta delle procure di Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria sugli intrecci tra mafia e prodotti petroliferi è inquietante.
Per Assorem Confesercenti, Associazione reti energetiche per la mobilità, l’inchiesta delle procure certifica un vero e proprio salto criminale a quella che fino ad oggi per gli addetti ai lavori era stato solo una questione di illegalità diffusa. I magistrati hanno svelato- stando alle notizie apparse sulla stampa- che oggi siamo di fronte ad un vero e proprio apparato criminale articolato tra clan camorristici/ndranghetisti, rete distributiva, sistemi logistici anche raffinati, intermediazione professionale, collegamenti internazionali.
Non solo dunque piccoli proprietari di impianti che si arrangiavano per competere nel mercato, rifornendosi più o meno consapevolmente in evasione Iva e forse accise, ma importatori di prodotti pronti all’immissione sul mercato, ..