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Occorrono controlli centralizzati e selettivi

Il quadro che emerge dalla conferenza stampa congiunta delle procure di Roma, Napoli, Catanzaro e Reggio Calabria sugli intrecci tra mafia e prodotti petroliferi è inquietante.

Per Assorem Confesercenti, Associazione reti energetiche per la mobilità, l’inchiesta delle procure certifica un vero e proprio salto criminale a quella che fino ad oggi per gli addetti ai lavori era stato solo una questione di illegalità diffusa. I magistrati hanno svelato- stando alle notizie apparse sulla stampa- che oggi siamo di fronte ad un vero e proprio apparato criminale articolato tra clan camorristici/ndranghetisti, rete distributiva, sistemi logistici anche raffinati, intermediazione professionale, collegamenti internazionali.

Non solo dunque piccoli proprietari di impianti che si arrangiavano per competere nel mercato, rifornendosi più o meno consapevolmente in evasione Iva e forse accise, ma importatori di prodotti pronti all’immissione sul mercato, ..

Il confronto è avvenuto nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”
Il presidente di Aigo Confesercenti Claudio Cuomo ha incontrato ieri, nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, Angela Masi, membro della X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera e Andrea Giarrizzo, Vicepresidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera.

Al centro del confronto la situazione delle imprese del comparto, in forte crisi a causa della contrazione degli arrivi turistici in tutto il Paese.

“Chiediamo attenzione per un settore – dice Aigo – centrale per l’economia del Paese. Sono necessari ristori adeguati per le nostre attività che hanno subito importanti perdite di fatturato e che devono, comunque, fare i conti con costi fissi mensili, pur non avendo di fatto entrate”.

Durante l’incontro svoltosi presso Palazzo Marino tra il Sindaco Giuseppe Sala e una delegazione milanese di Confesercenti, nel corso dell’iniziativa “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, Sebastiano Liso, Presidente Confesercenti Milano Immagine e Benessere, ha richiesto «la possibilità per il comparto del benessere di poter riaprire il prima possibile nel fondamentale rispetto delle misure di sicurezza prescritte dalla legge e dalla situazione di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19».

Liso, a margine dell’incontro, ha concluso ribadendo quanto sia «fondamentale un’accelerata dal punto di vista vaccinale e dal punto di vista dei sostegni alle imprese, che da più di un anno stanno soffrendo a causa delle chiusure che si sono susseguite nel corso dell’anno, chiusure che peraltro alimentano il lavoro in nero a domicilio, con gli annessi ulteriori rischi per la salute».

“Passano i giorni e non vediamo la famosa luce in fondo al tunnel. Nonostante ciò non abbandoneremo mai la fiducia che ci ha accompagnati sino ad oggi, non perderemo la speranza di ripartire a pieno regime, con le nostra attività, con il nostro lavoro che è la nostra vita”.

Così Fabio Tinti presidente Fismo Confesercenti che aggiunge: “vogliamo gridarlo ad alta voce: così non si va da nessuna parte, così non si riparte tutte le misure messe in campo per le nostre imprese sono, ad oggi, risultate insufficienti. Il Decreto Sostegni lascia fuori dai contributi il 70% delle Partite IVA, che potevano beneficiare di un contributo serio, per garantirne la sopravvivenza”.

“Non era forse più giusto ed equo calcolare i sostegni in base proporzionale al calo del fatturato? Non era più realistico? Noi diciamo – prosegue Tinti – che poteva esserlo, ma così non è stato, purtroppo, e quindi assisteremo ad una messa a disposizione di risorse economiche che in gran parte rimarranno ferme nelle casse ..

Il sondaggio sui consumatori: incertezza contagia anche l’estate, 6 milioni di prenotazioni congelate dall’attesa delle restrizioni

Le restrizioni cancellano la tradizionale ‘gita fuori porta’ di Pasquetta: quest’anno, quasi 8 italiani su 10 festeggeranno il Lunedì dell’Angelo a casa propria, mentre appena il 2% lo trascorrerà in viaggio.

È quanto emerge da un sondaggio condotto da SWG per Assoturismo Confesercenti in occasione delle festività pasquali.

In particolare, a trascorrere la Pasquetta nella propria residenza sarà il 76% degli italiani – il 78% nelle regioni del Mezzogiorno e delle Isole -, cui si aggiunge un 2% che la passerà in una seconda casa di propria proprietà. Contrariamente al detto popolare, sarà certamente più una Pasquetta ‘con i tuoi’ che ‘con chi vuoi’: l’11% passerà la giornata a casa di parenti, mentre a casa di amici, in media, si recherà solo il 3%, quota che sale al 6% nelle regioni del Nord Est.

Le vacanze, invece, vengono derubricate da tutti: a live..

“Le nuove misure approvate dal Governo scaricano l’emergenza sanitaria su un’unica categoria. Le imprese della somministrazione, ristoranti, bar, pub e pizzerie, costrette a restare chiusi anche con numeri da zona gialla. Una situazione insostenibile e un accanimento che fatichiamo a comprendere”.

Così Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti commenta il Decreto Legge contenente le nuove misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19.

“Le nostre imprese sono chiuse ormai da un mese. E con la conferma di un’Italia in zona arancione o rossa anche ad aprile, il Governo condanna migliaia di imprenditori ad ulteriori perdite di fatturato, avvicinando sempre di più il rischio concreto di non essere in grado di riaprire al termine dell’emergenza”.

“Ci saremmo aspettati un cambio di passo e quantomeno il via libera contestuale ad un nuovo Decreto con indennizzi alle imprese costrette a chiudere. Invece nulla! Sappiamo benissimo che la priorità è la salute pubbli..

Con chiusure Pasqua e Ponti primavera un miliardo di euro di fatturato andato in fumo per il comparto

“Lo stop di Pasqua cancella la ripartenza del turismo en plein air. L’impossibilità di spostarsi per motivi di turismo costringerà molti campeggi e villaggi turistici a rimandare l’apertura a data da definirsi, mentre la Pasqua avrebbe significato una vera boccata di ossigeno con i primi incassi: stimiamo una perdita di fatturato per il comparto del 20% tra marzo e maggio, pari a circa un miliardo di euro. Purtroppo si dovrà attendere ancora per potersi spostare liberamente e pertanto si dovranno continuare ad affrontare grandi difficoltà economiche e finanziarie che i sostegni da ultimo riconosciuti non riusciranno ad alleggerire, essendo poca cosa rispetto alle ingenti perdite di fatturato registrate nel 2020”.

Così Monica Saielli, Presidente nazionale di AssocampingConfesercenti.

“La politica deve mettere in campo azioni ben superiori a quelle attuali – prosegue la presidente – p..

Sempre in difficoltà la panificazione

Pasqua nel segno dell’incertezza. La zona rossa in gran parte d’Italia porta alla rinuncia a trascorrere il week end nelle seconde case o alla gita fuori porta per Pasquetta. Così gli italiani si consoleranno per la seconda Pasqua consecutiva in quarantena confermando la scelta di premiare la grande tradizione gastronomica. A tavola porteranno i prodotti del territorio ele tipicità locali insieme ai grandi prodotti delle ricorrenze, uova e colombe, non rinunciando a produzioni domestiche di dolci e torte.

Secondo un sondaggio di Fiesa Confesercenti svolta tra i negozi specializzati alimentari (gastronomie, supermercati, macellerie, pescherie, frutterie e forni) si presentano sostenute le previsioni dei consumi di carni, pesce, ortofrutta di stagione e dei dolci tipici della tradizione pasquale territoriale.

La Pasqua obbligatoriamente domestica attesta, dunque, consumi in linea con quanto accaduto l’anno scorso. Sebbene le previsioni confermino ..

La crisi del turismo, fermo ormai da oltre un anno, e la necessità di sostenere le imprese del settore, di accelerare con il piano vaccini e di lavorare ad un piano strategico per la ripartenza dell’Italia al centro dell’intervista al presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina a Unomattina in famiglia, storica trasmissione di Rai1.

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Valuteremo tutte le vie possibili per tutelare la categoria, fermo restando il principio fondamentale del “primum non nocere”.

Così il presidente di Unerbe, Maurizio Devasini, a seguito delle conclusioni alle quali è arrivata la Commissione europea sulla pericolosità delle piante e dei prodotti, loro derivati, contenenti idrossiantraceni.

“Comprendiamo e rispettiamo – dice il Presidente – la disposizione di inserire tali sostanze nell’allegato 3 del regolamento CE 1925/2006 tra quelle “il cui impiego è vietato, soggetto a restrizioni o sottoposto a sorveglianza della Comunità”, viste anche le premesse riportate nello stesso verbale della Commissione, perché la tutela della salute pubblica è il fine per il quale tutti, soprattutto la nostra categoria, operiamo”.

“Certo è che – conclude Devasini – dovremmo trovare, con le Istituzioni, delle forme di garanzia per i nostri Associati e per il settore che sta vivendo anch’esso i contraccolpi della crisi derivata dalla pandemia. Affitti, c..