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Appuntamento il 3 marzo, dalle 10 presso la Fiera agricola, area forum zootecnia padiglione 11
Si terrà giovedì 3 marzo tra le 10 e le 11,30 il convegno La Bovinicultura nella nuova Pac, organizzato da Assalzoo e Oicb, l’Organizzazione Interprofessionale Carne Bovina di cui fa parte anche Fiesa Confesercenti.

Il dibattito si terrà dalle 10 alle 11.30, presso la Fiera agricola di Verona, area forum zootecnia, padiglione 11.

Al convegno parteciperà anche il Presidente Ismea, Angelo Frascarelli.

Intervenendo a Fuori Tg ha parlato del costo carburanti, di margini e di sterilizzazione dell’Iva

“I gestori, hanno iniziato a chiudere perché non sono più in grado di coprire i costi. Il nostro è un settore molto penalizzato, sia dai prezzi del prodotto, imposti dalle compagnie, sia per la contrazione dei consumi. Il nostro margine è di 0,3 cent al litro. Se i costi fissi continueranno a pesare tra il 40% ed il 60% del fatturato, saremo in molti a chiudere. Chiediamo al Governo un tavolo e che si provveda, quanto prima, ad un sterilizzazione dell’Iva”.

Così il presidente Faib, Giuseppe Sperduto, in un servizio a Fuori Tg, del Tg3.

Il Servizio

“I blocchi dei trasporti su gomma, proclamati per l’aumento dei costi dei carburanti, messi in atto dagli autotrasportatori, rischiano di impattare, in meno di quanto si possa pensare, sulla produzione e sui prezzi della filiera dell’alimentazione”. A dichiararlo è Daniele Erasmi, Presidente di Fiesa Confesercenti.

“Le difficoltà produttive delle imprese della filiera alimentare – continua Erasmi – potrebbero emergere, a partire dalle Regioni del sud, dove maggiormente si è localizzata la protesta e per il territorio a forte vocazione per la produzione agricola. Tali difficoltà si rifletterebbero in breve sulle filiere a cominciare da quelle gravitanti intorno al grano, pane e pasta. Già oggi segnaliamo in provincia di Foggia difficoltà in ordine all’autonomia produttiva di prodotti da forno. In questo senso è stata inviata una segnalazione alla Prefettura. A queste difficoltà si sommerebbero agli aumenti insostenibili dei costi energetici, aggravati dalla prospettiva di una crisi int..

Nel 2019, prima della crisi Covid, il turismo russo in Italia generava circa 1,7 milioni di arrivi e 5,8 milioni di presenze. Una quota considerevole della domanda turistica nel nostro Pease che, con l’apertura delle frontiere anche ai viaggiatori dotati di solo green pass di base, si sperava di recuperare, ma che è messa a rischio dalla crisi Ucraina.

Così Assoturismo Confesercenti.

Gli effetti si sentiranno già nella primavera: il 24 aprile cade la Pasqua ortodossa, che solitamente genera in Italia 175mila pernottamenti di turisti russi e quasi 20 milioni di euro di fatturato per le attività ricettive. Presenze che, probabilmente, non si concretizzeranno sull’onda delle tensioni internazionali. Sarebbe un colpo pesante per il turismo italiano e un motivo in più – anche se certamente non il più importante – per sperare che la crisi si risolva.

Interverranno il Segretario Nazionale Confesercenti Mauro Bussoni ed il Presidente di Assoterziario Nico Gronchi
Convocata per il 25 Febbraio, alle ore 14.00, tramite la piattaforma Teams, la Presidenza nazionale Fismo per discutere il seguente ordine del giorno:

1) dimissioni del Presidente Nazionale;

2) elezione del Presidente Vicario;

3) Decreto sostegni Ter- relative valutazioni;

4) premio Moda 2022;

5) varie ed eventuali.

Interverranno il Segretario Nazionale Confesercenti Mauro Bussoni ed il Presidente di Assoterziario Nico Gronchi.

Anche la primavera parte in salita: per marzo ancora senza prenotazione l’80% delle camere disponibili. Effetto “Zoom” su viaggi di lavoro e convegni, sparisce il turismo business

Dopo due anni di crisi, le imprese del turismo non ce la fanno più. E le chiusure aumentano: nel solo 2021 hanno cessato l’attività 4.116 imprese della ricettività e dei servizi turistici, il dato peggiore degli ultimi cinque anni. Un’accelerazione delle chiusure che non è stata compensata da nuove aperture: in dodici mesi sono nate solo 1.916 nuove imprese turistiche, per un saldo negativo di -2.200 imprese.

A lanciare l’allarme è Assoturismo Confesercenti, analizzando i dati di natimortalità della ricettività (alberghi, ostelli, rifugi alpini, affittacamere e case vacanze non occasionali, campeggi) e dei servizi turistici (agenzie di viaggio, tour operator, servizi di biglietteria, guide e accompagnatori turistici). L’analisi fotografa l’impatto della crisi sul turismo, immediatamente riscontrabile nel n..

No ad interventi amministrativi penalizzanti. Pronti ad azioni di protesta e di chiusura

Con una nota unitaria le tre federazioni dei gestori autostradali Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio – hanno significato il senso di profonda difficoltà delle gestioni delle aree di servizio autostradali ai ministri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e alla Transizione ecologica Roberto Cingolani chiedendo “una riforma sostanziale al settore attraverso lo strumento proprio del Decreto Interministeriale”.

Faib Fegica e Anisa nel rimarcare che “… manifestano la loro grande preoccupazione … non possono non sottolineare come… non è dato ancora sapere quale iniziativa sia stata assunta … in ordine al rinnovo ed all’aggiornamento del Decreto Interministeriale MIT/MISE del 7.8.2015, largamente scaduto…” a fronte del fatto innegabile che “ … l’intervento di indirizzo politico – già da tempo – avrebbe dovuto ..

Ora trovare giusto equilibrio in Parlamento. Lavorare in sinergia con regioni e associazioni per garantire ulteriormente le aziende balneari attualmente operanti

“L’emendamento approvato in Consiglio dei Ministri sulle concessioni balneari ha accolto alcune nostre richieste come la tutela del valore delle aziende in sede di gara, la professionalità, la salvaguardia delle piccole e medie imprese, la tutela per coloro che hanno gestito direttamente la concessione negli ultimi cinque anni o la eliminazione del canone quale elemento di valutazione. E si potrebbe continuare. È altresì importante precisare che non si tratta di una norma già in vigore ma solo di una proposta che il governo farà in Parlamento. Certamente un lavoro impegnativo da parte dei ministri coinvolti in questo percorso complesso, ma ribadiamo con fermezza che non siamo soddisfatti: si tratta di un provvedimento che necessariamente dovrà trovare il giusto equilibrio nel passaggio parlamentare”.

Così, in una nota, Mauri..

“Sarebbe sbagliato se il Governo approvasse domani un provvedimento normativo senza la condivisione con le Regioni e i Comuni – che gestiscono le funzioni in materia – e senza la concertazione con le categorie interessate, che non sono solo quelle balneari, ma circa 150 mila aziende che operano sul demanio marittimo (dagli alberghi ai campeggi, dalla nautica ai ristoranti)”.

E’ quanto hanno dichiarato all’ANSA Maurizio Rustignoli, presidente della FIBA – Confesercenti e Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio. “La questione delle concessioni demaniali marittime è, pertanto, molto delicata – hanno continuato i vertici delle più importanti Associazioni di categoria degli imprenditori balneari – perché riguarda decine e decine di migliaia di aziende (perlopiù a gestione familiare), che rischiano di perdere il lavoro e i beni di proprietà per l’unico torto di avere confidato nelle leggi dello stato italiano. Ed è una materia assai comp..

“Il ritorno della Shell sul mercato italiano della distribuzione carburanti è certamente un fatto positivo.”

Questo è il primo commento del Presidente della Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto, che continua “Il nostro auspicio è che il prestigioso marchio della conchiglia conferisca più dinamicità e più qualità al mercato italiano della distribuzione, apportando know how, innovazione di prodotto, capacità di sfida tecnologica in un momento di grandi cambiamenti sul fronte energetico che solo le grandi aziende con una visione internazionale possono fornire. Le nostre Federazioni hanno denunciato per anni l’abbandono del mercato nazionale da parte delle multinazionali del settore. Questo ritorno è, dunque, un fatto che va nella direzione auspicata”.

“Detto ciò – prosegue Sperduto – la transizione energetica impone un processo di trasformazione della rete e alcuni gruppi di media dimensione, come Brixia e Golden Gas da cui l’energy company Pad Multienergy, potrebbero essere indotti a s..