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Lo stop al taglio delle accise infiamma i prezzi dei carburanti. La decisione del governo di reintrodurre la quota piena delle accise determina infatti un aumento, nel mese di gennaio, di +30 centesimi su un litro di benzina o gasolio rispetto a marzo scorso, e di +18 centesimi al litro rispetto a dicembre.

Così Faib Confesercenti in una nota.

I rincari andranno ad incidere, su base annua, per 300 euro a famiglia, rispetto a marzo, e 180 euro rispetto a dicembre, senza tener conto dell’effetto traino che produrrà su tutti i beni di consumo e sull’inflazione interna che è già a livelli preoccupanti. Ogni pieno di benzina costerà in media 15 euro in più rispetto a 10 mesi fa. Considerato che siamo ancora in piena crisi energetica, con la guerra in atto, c’è il rischio concreto di nuove impennate delle quotazioni sui mercati internazionali, con ulteriori aggravi per famiglie e imprese.

“Esprimiamo la massima preoccupazione per la decisione adottata dal Governo – dice Giuseppe Sperduto..

La filiera del turismo torna a respirare dopo due anni terribili: il 2022 si chiude sfiorando i 400 milioni di presenze turistiche, con un balzo del +38,2% sul 2021. Un risultato decisamente positivo, anche se i livelli pre-covid sfuggono ancora. A stimarlo è Assoturismo-CST.

Il comparto registra dunque una robusta ripresa di arrivi e presenze, grazie soprattutto al forte aumento dei turisti stranieri e al rafforzamento della domanda italiana. Risultati positivi sono stati raggiunti dagli imprenditori della ricettività in tutte le regioni e per le diverse tipologie di prodotti turistici, ma in assoluto le città/centri d’arte hanno registrato la crescita più rilevante.

Il 2022. In generale, le presenze nelle strutture ricettive sono aumentate del +38,2% rispetto al 2021, per un totale di circa 399,5 milioni. Gli arrivi si attestano invece, secondo le nostre stime, su una crescita del +42,8%, sull’anno passato per un totale di 112,3 milioni. Però, nel confronto con il 2019 i dati seg..

Gli italiani tornano a viaggiare anche fuori dall’Italia. Dopo oltre due anni di stop imposti dalla pandemia, questo Capodanno saranno oltre 500mila i nostri connazionali a trascorrere oltre confine l’ultima notte dell’anno. A stimarlo è Assoviaggi, l’associazione delle imprese delle agenzie di viaggio e dei tour operator Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto sugli associati. Una buona notizia per il turismo organizzato, il cui bilancio del 2022 è ancora insoddisfacente: la ripartenza, infatti, ha riguardato soprattutto le strutture ricettive, mentre agenzie di viaggi e t.o. hanno registrato una ripresa più lenta, in un quadro condizionato dall’aumento dei costi di gestione e dei prezzi.

Capodanno all’insegna di cultura e divertimento. L’Europa resta la meta più scelta dai turisti fai-da te, ma è in crescita la richiesta di viaggi di medio e lungo raggio. Gli italiani cercano mete culturali o ‘spiagge da cartolina’ – magari entrambe – per passare un’ultima notte dell’anno..

Così l’imposta di soggiorno diventa una stangata
“Tassare i turisti non ci sembra una buona strategia, proprio in un momento di ripresa come questo. Si rischia di scoraggiare i visitatori, soprattutto le famiglie, offrendo loro un incentivo per ridurre la durata del soggiorno, e di spingere fuori mercato le città d’arte. L’esatto contrario di quello che dovremmo fare”.

Così Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti, commenta l’emendamento che permette ai capoluoghi di provincia che hanno avuto presenze turistiche 20 volte superiori ai residenti di alzare la tassa di soggiorno fino a 10 euro per notte.

“L’imposta di soggiorno è già una gabella poco gradita, anche perché – in teoria – avrebbe dovuto essere un’imposta di scopo destinata agli investimenti per lo sviluppo del turismo, ma le risorse sono arrivate al comparto con il contagocce, e solo in alcuni territori. Con questo nuovo intervento, poi, l’imposta diventa un vero e proprio esborso, da 280 euro a s..

Confesercenti-Ipsos: il 40% italiani regalerà un libro a Natale. Giussani, facciamo sì che non sia più solo il “dono delle feste”

“Nell’invito del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara alle famiglie di acquistare un libro ai loro ragazzi c’è quello che vorremmo fosse il senso della riforma della 18app, ossia che tornasse ad essere uno strumento atto ad incentivare i consumi culturali. Non ci opponiamo al fatto che sia un aiuto alle famiglie meno abbienti ed un premio per gli studenti più meritevoli, ma chiediamo torni ad avvicinare i giovani ai libri ed alla lettura e non sia solo un bonus per acquisti di intrattenimento, come stava capitando nell’ultimo periodo”.

Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai Confesercenti che sottolinea: “Il fatto che, come evidenzia il nostro sondaggio realizzato con Ipsos, il 40% degli italiani regalerà almeno un libro a Natale ci incoraggia; dobbiamo fare in modo che non sia più solo il “dono delle feste”, ma..

Al centro dell’azione lo sviluppo e la rivitalizzazione delle città

Il Webinar su “Sviluppo e rivitalizzazione al centro della rigenerazione urbana”, organizzato da AssoTerziario, Coordinamento delle Federazioni del commercio e dei servizi che fanno riferimento a Confesercenti, è partito dalla constatazione che tra il 2012 e il 2021 è proseguito il processo di desertificazione commerciale.

Dalle città italiane sono sparite, complessivamente, oltre 77mila attività di commercio al dettaglio (-14%) e solo nel 2021, nei centri storici dei 110 capoluoghi di provincia e altre 10 città di media ampiezza, si è registrato anche la perdita rilevante di imprese di alloggio e ristorazione. AssoTerziario denuncia che il rischio di non “riavere” i nostri centri storici come li abbiamo visti e vissuti prima della pandemia è serio e concreto anche in considerazione dell’espansione dell’e-commerce e del delivery food.

Per AssoTerziario dopo la trincea e i cambiamenti imposti dagli effetti della pand..

Faib: i giudici confermano l’impianto regolatorio, ai gestori si applicano gli Accordi di settore sottoscritti, il resto è illegalità

Nuova batosta, dunque, sul fronte giudiziario per Pad Multienergy, già Petrolifera Adriatica. La Corte di Appello di Brescia, sezione prima civile, Presieduta dal Presidente Giuseppe Magnoli, ha emesso ben 8 pronunce di rigetto degli appelli proposti da Pad Multienergy, confermando pertanto le altrettante ordinanze emesse dal Tribunale di Brescia, con condanna della stessa al pagamento delle spese di lite.

La vicenda, già nota, attiene al rifiuto di Pad Multienergy di applicare ai gestori Esso l’Accordo del 16 luglio 2014, per il quale le Federazioni dei gestori hanno intrapreso una dura battaglia politico sindacale e legale.

Nello specifico, al momento della cessione del ramo d’azienda, le condizioni economiche del rapporto di fornitura fra Esso Italiana e le singole Ditte interessate ed agenti in giudizio, in ottemperanza a quanto previsto dall’art…

Il presidente nazionale Giancarlo Banchieri: estensione aiuterebbe imprese in una fase difficile

“Accogliamo con soddisfazione l’impegno preso ieri all’Assemblea nazionale Confesercenti dal Vice Premier e Ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, che ha confermato l’intenzione del governo di estendere il regolamento semplificato per i dehors. Si tratta di un intervento che chiediamo da tempo”. Così Giancarlo Banchieri, Presidente nazionale di Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti.

“Si tratta di una misura fondamentale per fronteggiare l’attuale fase, che purtroppo registra un netto peggioramento delle prospettive delle imprese della ristorazione, schiacciate tra l’aumento dei costi energetici ed il rallentamento della ripresa dei consumi. Senza una proroga, andremo incontro senz’altro a una marcata riduzione dell’attività, con possibili conseguenze sulla tenuta delle attività e dell’occupazione del settore”.

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I gestori: uso privato di un bene realizzato con soldi pubblici ed appaltato ad un sistema privato che mette all’ultimo posto i diritti di automobilisti e lavoratori

Ogni cittadino di questo Paese ha conosciuto, a proprie spese, lo stato di assoluto degrado a cui sono state sottoposte le aree di servizio delle autostrade, sia in termini di prezzi dei carburanti e della ristorazione, del tutto abnormi e fuori mercato, sia in termini di standard qualitativi.

Questo è il risultato di una politica “cervellotica” messa in atto e perpetuata – fin dal 1998 – da chi ha invocato le privatizzazioni come salvezza del Paese, ma ha creato solo rendite di posizione a vantaggio di veri e propri rentiers che non hanno investito un €uro ma hanno riconosciuto dividendi milionari.

Proprio in questi giorni circola ancora una “bozza” di Decreto Interministeriale che ha il solo scopo di perpetuare le condizione di privilegio acquisite dalle società concessionarie (private) a scapito dell’interesse degli ..

“18App è uno strumento che può e deve senz’altro essere migliorato, ma che auspichiamo non sia eliminato: la sua cancellazione sarebbe infatti un grave danno per la filiera del Libro. Per questo chiediamo di chiarire quale sia il destino della misura: siamo preoccupati dal progetto di farlo confluire nel Fondo per il Libro, con una dotazione complessiva di risorse inferiore a quella precedente”.

Così Cristina Giussani, Presidente di Sil Confesercenti.

“L’obiettivo di 18App è quello di dare ai ragazzi uno strumento per l’acquisto di libri, facendoli venire in libreria. Un modo per dare un sostegno anche alle famiglie: una parte della spesa è infatti destinata a libri di scuola o dell’università. Invece di depontenziarlo, si apra un tavolo con le categorie interessate per studiare insieme migliori regole di utilizzo per rendere più efficiente la misura”.