Quello principale al 3,65%, sui presti marginali al 3,90%
La Bce ha deciso di tagliare il tasso di 25 punti base: quello sui depositi passa da 3,75% a 3,50%, quello sui rifinanziamenti principali, per l’aggiustamento tecnico causato dal nuovo quadro operativo, scende al 3,65% dal 4,25% e per lo stesso motivo il tasso sui prestiti marginali cala a 3,90% dal 4,50%.
Per quanto riguarda le prossime mosse, il Consiglio direttivo ribadisce che continuerà a seguire “un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”. In particolare, le decisioni sui tassi saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, “senza vincolarsi a un particolare percorso” di riduzione dei tassi.
La Bce ricorda anche che dopo il cambio del quadro operativo di marzo scorso, il differenziale tra il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e il tasso sui depositi presso la banca centrale è fissato a 15 punti base.
Invece il differenziale tra il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali e quello sulle operazioni principali rimane invariato a 25 punti base.
Inflazione
La Banca centrale europea conferma la sua stima sull’inflazione nell’area euro per il 2024, mantenendola al 2,5% indicato a giugno. Per il 2025 la stima resta al 2,2% previsto a giugno. La stima rimane al 1,9% di giugno per il 2026. La Bce rende noto che l’inflazione “dovrebbe tornare ad aumentare nell’ultima parte di quest’anno, anche perché i precedenti bruschi ribassi dei prezzi dell’energia non incideranno più sui tassi calcolati sui dodici mesi”, e poi “diminuire fino a raggiungere il nostro obiettivo nella seconda metà del prossimo anno”.
Crescita
Le proiezioni degli esperti della Bce indicano un tasso di crescita economica dello 0,8% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,5% nel 2026, con una lieve revisione al ribasso rispetto alle proiezioni di giugno, principalmente per effetto del minore contributo della domanda interna nei prossimi trimestri.
La presidente
La Bce “resta determinata ad assicurare il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%, in modo tempestivo”: per questo “manterremo i tassi a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a questo scopo” Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde. “Non ci impegniamo verso alcun percorso dei tassi d’interesse”, ha aggiunto.
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