In totale ne sono stati aggiornati 87, per il 2022. Interessano circa un milione di contribuenti
FiscoOggi, il giornale on line dell’Agenzia delle Entrate ha reso noto che con il decreto dell’8 febbraio 2023 del ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 28 febbraio 2023 (supplemento ordinario n. 9), “sono stati aggiornati 87 dei 175 indici sintetici di affidabilità fiscale, in vigore per il periodo d’imposta 2022, che i contribuenti dovranno utilizzare al fine di ricevere il giudizio di affidabilità fiscale correlato ai benefici premiali previsti dal comma 11 dell’articolo 9-bis del decreto legge n. 50/2017″.
Gli indici sono approvati con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze entro il mese di marzo del periodo d’imposta successivo a quello per il quale sono applicati.
“Nel dettaglio – spiega FiscoOggi – sono coinvolti 21 indici riguardanti le attività del commercio, 2 indici afferenti le attività dell’agricoltura, 5 indici relativi alle attività professionali, 37 indici per l’area dei servizi e 22 per il comparto delle manifatture”.
I nuovi Isa interessano circa un milione contribuenti che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo corrispondenti a poco meno di 800 codici Ateco; tali attività spaziano dalla vendita al dettaglio alimentare alle farmacie (per quanto riguarda il settore del commercio), dalle guide turistiche agli studi medici (per quanto riguarda le attività professionali), dai laboratori di analisi cliniche alle tintorie e lavanderie (nel settore dei servizi), dall’editoria alla fabbricazione di mobili (in quello manifatturiero) e, infine, comprendono la gran parte delle attività riguardanti le coltivazioni agricole e l’allevamento di animali.
Le novità degli Isa evoluti
“Gli indici approvati – evidenzia FiscoOggi – sono stati elaborati attingendo a diverse fonti informative, in particolare, sono stati utilizzati i dati dichiarati dai contribuenti nei modelli Isa/studi di settore/parametri e nei modelli Unico/Redditi degli ultimi 8 anni disponibili (periodi d’imposta dal 2013 al 2020)”.
I nuovi indici contengono già alcuni fattori esogeni del contesto economico e che riguardano il mercato finanziario-creditizio (indice dei tassi di interesse bancari – prestiti alle imprese), l’andamento congiunturale (andamento settoriale dei ricavi/compensi; indici di concentrazione della domanda e dell’offerta; tasso di occupazione) e i fenomeni inflattivi (indice armonizzato dei prezzi al consumo; indice armonizzato dei prezzi al consumo dei beni energetici; indice generale dei prezzi alla produzione dell’industria).
Le cause di esclusione
“Nel decreto appena pubblicato – conclude il giornale on line delle Entrate – sono state confermate anche per il 2022 le cause di esclusione dall’applicazione degli Isa. Gli indici appena approvati non sono applicabili nei confronti:
- dei contribuenti che si avvalgono dei regimi forfetari;
- dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare superiore a 5.164.569 euro;
- dei contribuenti che esercitano due o più attività di impresa, qualora l’importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività prevalenti, superi il 30% dell’ammontare totale dei ricavi dichiarati;
- delle società cooperative, società consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate e delle società cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi;
- dei soggetti che, in relazione all’indice CG72U, esercitano, in ogni forma di società cooperativa, una delle seguenti attività:
- trasporto con taxi, codice attività 49.32.10
- trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente, codice attività 49.32.20.
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