L’Associazione vuole sottolineare la continuità d’impegno a sostenere i soci e le imprese, insieme alla forte determinazione nel condurre la battaglia per farle restare in vita
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Ristori, un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi connesse all’epidemia da COVID-19.
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio”. Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza. L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Gli uffici della Confesercenti di Pistoia sono a disposizione di tutte le imprese che hanno diritto al ristoro per dare chiarimenti ed assistenza in merito.
Confesercenti Pistoia vuole sottolineare la continuità d’impegno a sostenere i soci e le imprese, insieme alla forte determinazione dell’Associazione nel condurre la battaglia per farle restare in vita. In base a questa volontà, immediatamente dopo il nuovo provvedimento del Governo, abbiamo affermato il diritto/dovere degli imprenditori di manifestare in forma civile la richiesta di salvare le imprese, ovviamente nel rispetto delle regole e respingendo forme di violenza ad opera d’infiltrati.
A questo proposito nei nostri comunicati seguenti il DPCM 24 Ottobre, abbiamo chiesto ai vari livelli di Governo, in caso di discesa dei contagi, di procedere urgentemente ad un ampliamento degli orari di apertura di Bar e Ristoranti anche prima del prossimo 24 Novembre.
Tutto ciò, sempre considerando prioritaria la salute e perché soltanto con la riduzione dei contagi è possibile applicare il punto “ee” dell’art. 1.9 del DPCM 24 ottobre, laddove si afferma che sulla base dell’andamento epidemiologico nei territori può essere disposto il prolungamento degli orari previsti dal DPCM.
Dunque, conta la situazione nei territori in base ai quali le Regioni possono modificare orari di apertura e chiusura nel rispetto del protocollo Nazionale e di eventuale protocollo Regionale, così come ha affermato il Presidente della Regione Toscana Giani.
Ci sentiamo anche di rivolgere un appello ai consumatori di non far vincere la paura e, al tempo stesso, con la massima responsabilità riflettere sul pericolo davvero incombente della chiusura di tanti negozi di vicinato. Così le città resteranno buie ed insicure.