Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno firmato il Dpcm con le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid. La firma è arrivata dopo aver ricevuto un riscontro dalle Regioni sul testo finale proposto dal governo. Le misure anti contagio del nuovo Dpcm firmato saranno valide per i prossimi trenta giorni (DAL 14 OTTOBRE AL 13 NOVEMBRE 2020). In attesa di un opportuno approfondimento avanziamo alcune novità previste:
FESTE PRIVATE. Il divieto di feste private al chiuso o all’aperto e “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva. E’ la novità principale del nuovo Dpcm.
BAR, RISTORANTI E SIMILI. Obbligo per ristoranti, bar ecc… di chiudere alle ore 24; le attività prive del servizio a tavolino dovranno invece chiudere alle 21. Restano, inoltre, chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.
ATTIVITA’ COMMERCIALI. le attività commerciali al dettaglio dovranno svolgersi in modo tale da poter assicurare l’adeguato distanziamento di un metro. A tal fine dovranno assicurarsi ingressi dilazionati e divieto di sostare oltre il tempo necessario per effettuare l’acquisto.
OBBLIGO MASCHERINE. L’articolo 1 del Dpcm stabilisce che “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. Dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Viene inoltre “fortemente raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.
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