Nel 2019 reddito famiglie +1%, potere d’acquisto +0,5%. Spesa per consumi +1%
“La stima aggiornata dei conti economici nazionali conferma il “significativo rallentamento della crescita dell’economia nel 2019“, con un tasso di variazione del Pil dello 0,3% a fronte di un incremento dello 0,9% nel 2018. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, nel 2019, è pari all’1,6% del Pil, in netto miglioramento rispetto al 2018. La pressione fiscale è aumentata salendo al 42,4%”.
Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i Conti economici nazionali.
Nel 2019, secondo i dati dell’Istituto, il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici ha mostrato una crescita dell’1% in termini nominali con un aumento dello 0,5% del potere d’acquisto (ovvero il reddito disponibile in termini reali). La spesa per consumi finali è cresciuta dell’1% in valore nominale. Di conseguenza la propensione al risparmio (definita dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile) è rimasta stabile all’8,1%. L’attività di investimento in abitazioni ha segnato un aumento del 3,2%.
Nel 2019, dai dati Istat, la spesa per consumi finali delle famiglie residenti è aumentata, in volume, dello 0,4%. Nell’ambito dei consumi finali interni, sia la componente dei servizi sia quella dei beni sono cresciute, rispettivamente dell’1% e dello 0,2%; gli incrementi maggiori hanno riguardato la spesa per comunicazioni (+7,4%) e quella per servizi ricreativi e culturali (+2,2%); in flessione risultano le spese per vestiario e calzature (-2,4%), per servizi sanitari (-0,6%) e per bevande alcoliche, tabacchi e narcotici (-0,3%).
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