I dati di Istat, ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal
Al 30 giugno 2020 si registrano 578 mila posizioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Il calo è dovuto a una diminuzione di 1 milione 567 mila attivazioni di rapporto di lavoro dipendente (-362 mila a tempo indeterminato e -1 milione 205 mila a termine) e un calo di 988 mila cessazioni (-207 mila a tempo indeterminato e -781 mila a termine).
Sono i dati diffusi dall’Istat, ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal che hanno pubblicato la Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione del secondo trimestre 2020, nel contesto dell’emergenza Covid.
Le contrazioni – rispetto al volume delle posizioni lavorative perse – hanno riguardato l’agricoltura (-8 mila posizioni), l’industria (-66 mila posizioni) e soprattutto i servizi (-504 mila posizioni al 30 giugno 2020). E’ il comparto dell’alloggio e ristorazione a far registrare la perdita piu’ significativa di posizioni (-273 mila posizioni al 30 giugno 2020) su cui hanno pesato in modo particolare le mancate attivazioni (e in particolare quelle relative al lavoro a tempo determinato), cosi’ come anche nell’ambito del commercio (-52 mila). Nelle attività professionali afferenti al noleggio e servizi alle imprese la contrazione delle posizioni (-48 mila) è invece da imputare al numero crescente delle cessazioni, particolarmente elevate in concomitanza dei provvedimenti normativi.
Powered by WPeMatico