L’Istat conferma la deflazione nel mese di giugno, quando i prezzi sono scesi dello 0,2% su base annua mentre su base mensile, cioè rispetto a maggio, si è registrato il +0,1%.
“La flessione dei prezzi al consumo su base annua – spiega l’Istat – registrata per il secondo mese consecutivo, continua ad essere il prodotto di spinte contrapposte: quelle deflazionistiche provenienti dai prezzi dei beni energetici e quelle al rialzo dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona. L’inflazione di fondo, seppur in lieve rallentamento, si conferma quindi positiva (+0,7%)”.
A determinare l’inflazione negativa per il secondo mese consecutivo, infatti, sono i prezzi dei beni energetici (-12,1%), che sia nella componente regolamentata (-14,1%) sia in quella non regolamentata (-11,2%) confermano flessioni molto ampie. I prezzi dei beni alimentari continuano invece a crescere (+2,3%), con un’accelerazione di quelli degli Alimentari non lavorati (da +3,7% di maggio a +4,1%) e un lieve rallentamento dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +1,7% a +1,2%). A registrare tassi di crescita sopra il punto percentuale sono anche i prezzi dei tabacchi (+3,0%) e dei Servizi vari (+1,4%) che contrastano, insieme a quelli dei beni alimentari, le spinte deflazionistiche dei beni energetici.
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