È attivo il servizio istituito da Confesercenti per la richiesta del contributo a fondo perduto previsto dal “Decreto Rilancio”. Il servizio viene svolto sulla base di una delega conferita da ciascun beneficiario alla Confesercenti.
Ecco le modalità del servizio.
1. Associati con servizio contabilità (dei quali Confesercenti ha i dati fiscali necessari per la domanda) Verranno contattati direttamente dagli uffici di Confesercenti che indicheranno loro i restanti documenti da inviare via mail o da consegnare direttamente agli uffici.
2. Associati senza servizo contabilità o non associati (dei quali Confesercenti non ha i dati fiscali necessari per la domanda) Possono contattare la mail info@confesercentinuoro.it (indicando il proprio numero telefonico) per avere maggiori informazioni (anche sulla documentazione necessaria) e/o prenotare un appuntamento.
Costo del servizio
– Il costo del servizio verrà eventualmente quantificato in fase di avvio della pratica.
CHE COS’È E A CHI SPETTA
Il “Decreto Rilancio” riconosce un contributo a fondo perduto, che ammonta a non meno di € 1.000 per le persone fisiche e 2.000 € per le società, a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e lavoro autonomo a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Al riguardo, si evidenzia che il contributo spetta anche in assenza del requisito appena descritto:
– per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019;
– ai soggetti che hanno domicilio fiscale o sede operativa nei comuni c.d. “zona rossa” antecedentemente la dichiarazione di stato di emergenza nazionale.
In particolare, si applicano tre differenti percentuali cui commisurare il contributo come segue:
20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400 mila € nel 2019;
15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400 mila € e fino a 1 mln € nel 2019;
10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 mln € e fino a 5 mln di € nel 2019.