“Il brusco calo delle vendite sta causando un rapido deterioramento delle condizioni di liquidità delle imprese”
Le imprese italiane, per superare l’emergenza coronavirus, potrebbero aver bisogno di liquidità aggiuntiva per 50 miliardi.
Lo hanno sottolineato il capo della Vigilanza della Banca d’Italia, Paolo Angelini, e il responsabile del servizio Stabilità finanziaria, Giorgio Gobbi.
Il brusco calo delle vendite, “al quale non corrisponde un’analoga riduzione dei costi a causa della inelasticità di alcune voci di spesa, sta causando un rapido deterioramento delle condizioni di liquidità delle imprese”.
“Anche considerando – hanno spiegato Gobbi e Angelini in un’audizione nella commissione d’inchiesta parlamentare sul sistema bancario – l’effetto positivo di alcune delle misure contenute nel decreto Cura Italia (ampliamento della Cig e moratoria per le Pmi) e supponendo un completo utilizzo delle linee di credito disponibili, nostre stime indicano che tra marzo e luglio il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese possa raggiungere i 50 miliardi”.
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