Nel 2019 pagate 150 mila pensioni. In totale sono 41 milioni le prestazioni di rapporti pensionistici in entrata e in uscita che l’Inps gestisce ogni mese
“Nel 2019 le domande di anticipo pensione presentate dai lavoratori del settore pubblico sono state il 300% in più rispetto all’anno precedente”.
Lo ha riferito il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare sugli Enti Gestori, spiegando che “le richieste per Quota 100 dei lavoratori del settore privato sono state del 32,9% in più rispetto al 2018”.
“Le pensioni riferite a quota 100 liquidate lo scorso anno ammontano a 150mila, ha sottolineato il Presidente Inps; in totale le domande di pensione anticipata nel 2019 (quindi non solo quota 100) sono ammontate a 230mila”.
“L’importo medio mensile delle pensioni legate a Quota 100, ha aggiunto, è pari a 1.983 euro. La forchetta varia dai 1.400 euro medi degli autonomi ai 2.100 dei privati fino e i 2.160 dei dipendenti pubblici, con una prevalenza degli uomini rispetto alle donne con “percentuale maggiore in modo consistente”.
“Valutando insieme i dati sulle pensioni, la congiuntura non particolarmente positiva e la tendenza lievemente in aumento mercato del lavoro possiamo dire che quota 100 non ha certamente avuto un impatto negativo sull’occupazione”. “Il tasso di sostituzione al momento è indeterminato”, continua il Presidente Inps, ma dai numeri sembra emergere un impatto “lievemente positivo” della misura sul mercato del lavoro”.
“In totale sono 41 milioni le prestazioni di rapporti pensionistici in entrata e in uscita che l’Inps gestisce ogni mese: è un ammontare enorme, il flusso più grande gestito dal Paese”, ha concluso Tridico.
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