Dopo il voto dell’Aula il provvedimento passerà ‘blindato’ alla Camera per la seconda lettura ed il via libera finale
Iniziati i lavori dell’Aula del Senato nel giorno della fiducia e del via libera finale alla manovra. La seduta si è aperta con le repliche di relatori e governo, al termine l’esecutivo chiederà la fiducia sul maxiemendamento, depositato ieri. Il dibattito per il voto di fiducia partirà dalle 14. Alle 15.15 la prima chiama con l’esito circa un’ora dopo.
Al termine si riunirà il Consiglio dei ministri per il varo della Nota di variazione al Bilancio. E infine il via libera finale alla manovra dell’Assemblea di palazzo Madama.
Il provvedimento passerà, quindi, ‘blindato’ alla Camera per la seconda lettura. E da Montecitorio sarà licenziato in via definitiva probabilmente entro la prossima settimana.
Il Ministero dell’Economia ha completato ieri l’esame del maxiemendamento e la verifica delle relative coperture. Il testo è stato trasmesso a Palazzo Madama con piccole correzioni sulle coperture rispetto al testo votato in Commissione Bilancio.
Stop a una quindicina di norme contenute nel maxiemendamento alla manovra fra cui c’è anche la Tobin tax allo 0,04% e la cannabis light. Sono le inammissibilità che la presidenza del Senato dovrebbe annunciare in Aula alla ripresa dei lavori sulla legge di Bilancio. Nulla di fatto anche sullo slittamento al 2022 della fine del regime di maggior tutela per le bollette elettriche.
Tra le altre norme dichiarate inammissibili anche la cambiale digitale, l’agenda digitale, misure per il personale delle province, lo Sblocca Italia, le banche di credito cooperativo, l’educazione civica, commissari straordinari, misure per l’innovazione e l’organizzazione del ministero della Giustizia.
Il ripristino dello sconto in fattura per l’ecobonus, limitato agli interventi di ristrutturazione rilevanti oltre 200mila euro per le parti comuni degli edifici condominiali, è tra le norme della manovra finite sotto la lente della Ragioneria dello Stato per verifiche sulle coperture e che ora passeranno al vaglio della commissione Bilancio del Senato.
Nella relazione tecnica del maxiemendamento gli effetti finanziari della misura vengono quantificati in 4,8 milioni di euro nel 2020, 3 milioni nel 2021 e 3,7 milioni nel 2022 e 2023 e in relazione a tali effetti si rende necessaria una modifica del Fondo per le esigenze indifferibili.
Tra i rilievi avanzati anche la necessità di un migliore coordinamento per materia della norma con le altre disposizioni attinenti alla proroga delle detrazioni per le spese di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia per cui se ne chiede la riformulazione ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione.
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