Il Presidente Davide Trombini: “Vogliamo comunicare ai giovani l’importanza della panificazione artigianale”
Si è aperta sabato 26 ottobre a Matera la manifestazione “I pani d’Italia” con l’esibizione dei panificatori calabresi, seguiti da quelli abruzzesi, molisani, ferraresi e altamurani che hanno sfornato pizze focacce, coppiette panini dolci per i cittadini accorsi sulla piazza anche per visitare la mostra fotografica sui panifici storici italiani e vedere la proiezione del video “Il cibo nella storia dell’Arte” e le sculture di pane artistico, una delle quali rappresentante la città dei sassi.
L’iniziativa, che si svolge nell’ambito della due giorni su “I pani d’Italia, il pane racconta la storia” allestita nell’ambito delle manifestazioni di Matera 2019, capitale europea della cultura, mette al centro del confronto i profondi mutamenti intervenuti nell’arte bianca negli ultimi 40 anni.
Se da una lato gli italiani hanno ridotto il consumo di pane di oltre due terzi tra pagnotte, michette, ciabatte e ciriole dall’altro si assiste ad una diversificazione della produzione con prodotti da forno sempre più vari.
Dal 1980 si è perso il 40% della produzione di pane artigianale. Siamo passati da 84 kg pro capite di pane in un anno ai 50 Kg del 2008 ai 31 kg consumati pro capite di oggi.
Il dato che più colpisce è la traiettoria declinante dei consumi di pane arrivato in Italia a livelli inferiore rispetto a quello di altri Paesi dell’Unione europea.
Tanto che le principali associazioni di settore hanno chiesto lo stato di crisi della panificazione italiana per accendere i riflettori sulla situazione del settore.
In questo scenario, il prezzo del pane rimane costantemente al di sotto dell’indice medio di incremento dei prezzi dei prodotti alimentari, nonostante l’aumento delle tariffe per le utenze (acqua, luce, gas, tari…) che aumentano a due cifre.
“Con questa manifestazione vogliamo ricordare, ha detto Davide Trombini, Presidente Assopanificatori Confesercenti, ai giovani quanto sia importante la panificazione artigianale nell’alimentazione di tutti i giorni. I fornai sono di fronte ad un cambiamento epocale, culturale e dei consumi: vogliamo rivalutare insieme l’arte dei maestri panificatori e infatti abbiamo premiato 30 panificatori di tutt’Italia che portano avanti tradizioni centenarie come nel caso del panificio del 1423 di Altamura, antecedente persino alla scoperta dell’America.”
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