Procede a ritmo serrato in Consiglio regionale la discussione sul testo di riforma degli enti locali. L’Assemblea ha ormai impresso un’accelerazione ai lavori e approvato oltre 40 articoli del disegno di legge n. 176, che determina la nuova organizzazione degli enti locali della Sardegna e innova profondamente l’assetto dell’Amministrazione locale. Viene rafforzato, così, l’intendimento di mettere al centro del riordino i Comuni, che eserciteranno gran parte dei loro servizi e funzioni attraverso le Unioni di Comuni, le quali saranno di diverse tipologie: Unione di Comuni semplice, Città metropolitana di Cagliari, Rete urbana e Rete metropolitana. “Tale suddivisione – sottolinea l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – deriva da un’attenta analisi e dall’ascolto delle esigenze dei territori, delle loro peculiarità e differenze che necessitano di istituzioni diverse dal recente passato e capaci di dare risposte più immediate ai cittadini e alle imprese”.
La Città metropolitana di Cagliari è l’ente locale di cui all’articolo 114 della Costituzione, corrispondente ai Comuni che hanno una stretta connessione funzionale territoriale, sociale ed economica con il Comune capoluogo della Regione. “Mentre la Giunta è impegnata a varare un importante provvedimento di legge sul riordino degli enti locali – sottolinea l’assessore Erriu – la minoranza, con un emendamento che ha visto il supporto di una parte marginale della maggioranza, pensa a moltiplicare le poltrone, in questo caso del Consiglio metropolitano. Dispiace che ciò sia accaduto, tuttavia la Giunta prosegue il suo lavoro coerentemente con quanto previsto dalla legge Delrio, che va nella direzione della riduzione dei centri di potere e del numero dei componenti degli organismi di governo degli enti locali, che anche per questi aspetti è stata qualificata legge di grande riforma economica e sociale”.
La Rete urbana, infine, è l’Unione di Comuni costituita da una o più Città medie (con una popolazione superiore ai 30mila abitanti) e da uno o più Comuni contermini tra loro ovvero da due Comuni contermini che superino i 50mila abitanti. La Rete metropolitana è l’Unione di Comuni costituita da almeno due Città medie contermini, con una popolazione complessiva superiore ai 150mila abitanti e nel cui territorio siano presenti sistemi di trasporto, quali porti e aeroporti, di interesse nazionale.
fonte: Sardegna notizie