Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione ha approvato, con il nostro voto favorevole, nella giornata del 25 ottobre il documento programmatico di budget per il periodo 2024-2026. Il documento sarà sottoposto al vaglio dell’Assemblea dei delegati alla fine del mese di novembre.
Così Fiarc Confesercenti in una nota.
La programmazione si fonda su chiare linee strategiche e su obiettivi che mirano a generare benefici sistemici di lungo periodo. Abbiamo dato una risposta ai nostri iscritti con la gestione separata del FIRR a partire dal 1° gennaio 2024 e con la costituzione di un welfare sanitario, integrato con le prestazioni assistenziali ritenute essenziali per la categoria, frutto di sinergie interne ed esterne ed in grado di generare valore per la categoria.
Abbiamo altresì dato una risposta concreta ai nostri Organismi di Vigilanza, mediante l’internalizzazione del contenzioso legale e la costituzione di un’avvocatura interna a partire dal 2024 e l’internalizzazione dei servizi di contact center a partire dal 2025.
Stiamo rivedendo il portafoglio investito della Fondazione affinché possa virare su investimenti con un elevato profilo istituzionale, mirati alla creazione di valore da destinare al sostegno della previdenza degli iscritti. Abbiamo avviato un serio e sostanziale riordino del portafoglio immobiliare della Fondazione, che approderà ad una gestione più controllata e professionale, in grado di superare il guado che ha caratterizzato gli ultimi anni di gestione.
Il documento programmatico evidenzia un risultato economico di gestione in crescita nei prossimi tre anni, con la stima di un avanzo economico di euro 233 milioni nel 2024, sino ad oltre euro 380 milioni per il 2026.
Per la prima volta il documento di budget riporta gli effetti della gestione separata del FIRR, con un patrimonio FIRR che è stimato in euro 2,5 miliardi nel 2024, sino a toccare i 2,7 miliardi nel 2026. Il rendimento atteso è crescente e va dall’ 1,3% lordo del 2024, primo anno di gestione, sino al 3,6% nel 2026, a fronte di un tasso che sinora è stato di fatto prossimo allo 0%.
Vogliamo misurarci con i fatti, pertanto, stiamo lavorando per restituire alla categoria che rappresentiamo un ente di previdenza di elevata dignità istituzionale, con una mission sociale chiara ed un ruolo di primario ordine per il sistema economico italiano.