Fiesa, è svolto il 17 ottobre us al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presso il Salone degli Arazzi di Palazzo Piacentini, il primo incontro del Tavolo permanente del Commercio e della Distribuzione alla presenza del Ministro sen. Adolfo Urso.
Il tavolo ha lo scopo di affrontare le tematiche legate al mondo della distribuzione e del commercio al fine di conseguire il miglioramento del settore e un ruolo più attivo nelle politiche di sviluppo del Paese.
Al tavolo hanno partecipato le Associazioni della Distribuzione sottoscrittrici del “Trimestre antinflazione” Fiesa Confesercenti, Confcommercio, Federdistribuzione, Ancc Coop e Ancd Conad più i rappresentanti del mondo delle farmacie e delle parafarmacie. La delegazione di Fiesa Confesercenti era guidata dal Presidente Daniele Erasmi accompagnato dal Dr. Gaetano Pergamo.
Il Ministro Urso in apertura ha manifestato la soddisfazione del Governo per l’iniziativa del “Trimestre antinflazione” che ha ricevuto l’adesione di oltre 30.000 imprese e il sostegno di 34 associazioni delle filiere coinvolte. Il Ministro ha ricordato che il “Trimestre antinflazione” è una iniziativa meritoria finalizzata al contrasto al caro vita, per contenere la spinta inflattiva, rilanciare i consumi, operare a favore delle famiglie più bisognose come è già stato fatto con la social card “Dedicata a te”. In questo senso l’azione del Governo va nella direzione di ridurre il cuneo fiscale per i redditi più bassi e rinnovare i CCNL della PA. Il Ministro ha detto anche che l’operato dell’Esecutivo mira a valorizzare la collaborazione con i corpi intermedi che svolgono una importante azione di raccordo con le categorie produttive fungendo da attori centrali del dialogo istituzionale.
Le Associazioni rappresentative del Commercio e della Distribuzione hanno apprezzato l’iniziativa governativa e gradito l’apertura del tavolo, hanno rappresentato le questioni aperte e all’ordine del giorno del settore sottolineando che il Tavolo deve avere l’ambizione di porsi questioni anche più ampie come quelle sul ruolo nelle politiche di sviluppo del Paese, della capacità strategica di guidare la crescita dell’economia stimolando domanda e offerta, ottimizzando i processi economici, distribuendo opportunità di spesa e ricchezza ai cittadini. Partendo da questo scenario le Associazioni hanno posto intanto le problematiche relative ad alcuni temi prioritari come 1. Intervento sulla disciplina dei buoni pasto; 2. Plastic tax e sugar tax; 3. Transizione 5.0: innovazione e digitalizzazione del Rete commerciale; 4. Termini di pagamento: nuova proposta di regolamento UE; 5. Pratiche commerciali sleali e applicazione del d. lgs. n. 198/20216; 6. Questione energivori.
Nel suo intervento il rappresentante Fiesa Confesercenti, Gaetano Pergamo, ha evidenziato di condividere le priorità indicate, ma ha precisato che il mondo del commercio presenta problematiche più ampie che il tavolo ministeriale dovrebbe assumere tra i propri compiti. Pergamo ha messo in risalto il dato che l’erosione del potere d’acquisto e la conseguente frenata della spesa dei consumi pongono la rete dei negozi di vicinato in una situazione di oggettiva difficoltà essendo ad oggi le più colpite dal rallentamento della spesa delle famiglie avendo registrato un crollo del volume di vendita del -6% nei primi sei mesi del 2023. In questo scenario, si aggrava anche la denatalità delle imprese. Senza queste imprese i territori perdono ricchezza. Occorre adottare provvedimenti per rigenerare il tessuto commerciale senza il quale assisteremmo ad un drammatico impoverimento dell’economia e della qualità della vita delle nostre città. Le misure annunciate di prolungamento del taglio del cuneo contributivo e di riduzione della pressione fiscale sono ineludibili per conseguire risultati positivi. Per ridurre l’impatto negativo dell’inflazione, quindi, dobbiamo considerare sostegni per le famiglie e anche per le imprese della distribuzione, in particolare quelle meno strutturate sotto i 400mila euro annui di fatturato. Occorre poi affermare il principio della corretta concorrenza tra imprese e definire il perimetro di agevolazioni fiscali e amministrative di cui godono alcune imprese del settore primario quando svolgono attività distributive: chi fa lo stesso mestiere deve osservare le medesime regole altrimenti si creano asimmetrie e concorrenza sleale. In particolare, per le MPMI del commercio sarebbe opportuno prevedere un pacchetto di formazione per gli imprenditori del commercio di vicinato. Da questo punto di vista, chiediamo una riforma delle politiche attive: serve una forte incentivazione anche di misure a sostegno di percorsi formativi degli imprenditori, in vista della transizione digitale ed energetica, una fiscalità di ‘vantaggio’ per le piccole imprese della distribuzione con fatturato inferiore ai 400mila euro annui, la cedolare secca per le locazioni commerciali, subordinandone l’accesso alla concessione di un canone concordato al locatario, verificata e garantita dalle associazioni di categoria. Confesercenti è convinta che, con queste misure, il mondo del commercio nel suo insieme ne trarrebbe beneficio e sarebbe possibile ridurre l’erosione delle quote di mercato delle piccole superfici, recuperando 5,5 miliardi di euro di vendite, salvando 30mila attività commerciali dalla scomparsa nei prossimi sette anni.
A margine della riunione il Presidente Fiesa Confesercenti Daniele Erasmi ha dichiarato che “L’iniziativa governativa di riunire il Tavolo è un segnale importante del Governo che dichiara la volontà di voler affrontare le questioni di settore. Il Trimestre antinflazione, che resta facoltativo per le imprese, è dal punto di vista di che ha aderito al progetto-positiva perché interviene a favore delle famiglie in un momento dell’anno in cui i consumi saranno molto sostenuti. Ma va posta altrettanta attenzione al caro energia e al costo del denaro i cui effetti combinati ancor di più condizionano la vita delle famiglie. Il protocollo antinflazione va nella direzione di rassicurare i consumatori circa lo scenario economico che si troveranno di fronte durante l’ultimo trimestre dell’anno e potrebbe concorrere a rafforzare il clima di fiducia che è fondamentale per l’andamento dei consumi. Per questo continuiamo ad invitare i nostri Associati ad aderire all’iniziativa tramite le sedi delle Confesercenti provinciali”