Salario minimo, flessibilità del lavoro e formazione al centro del confronto
Salario minimo, flessibilità del lavoro e sostegno alla formazione. Sono stati questi i temi posti da Confesercenti all’attenzione del Sottosegretario per il Lavoro e le Politiche Sociali Senatrice Tiziana Nisini, che ha incontrato oggi a Roma i vertici dell’associazione delle imprese del terziario, dei servizi e del turismo.
Nel corso del confronto, i rappresentanti di Confesercenti hanno ribadito la contrarietà all’ipotesi di introduzione di un salario minimo per legge, sottolineando le possibili ricadute negative non solo sulle imprese, ma anche sui lavoratori.
Un’ingerenza legislativa in questo ambito, infatti, altererebbe gli equilibri economici e negoziali raggiunti dalla contrattazione collettiva, e allo stesso tempo metterebbe a rischio l’attuale sistema di welfare contrattuale, dagli enti bilaterali ai fondi per l’assistenza sanitaria, con evidente danno per i dipendenti delle imprese.
Più efficace sarebbe, dunque, agevolare la ripartenza della contrattazione detassando gli aumenti salariali. Necessario anche un sostegno alla formazione, il ripensamento dei tirocini e, in generale, una spinta ad una maggiore flessibilità contrattuale, essenziale per superare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, particolarmente forte nel turismo.
Il Sottosegretario Nisini ha ascoltato le proposte di Confesercenti con interesse e disponibilità, impegnandosi a proseguire il confronto con Confesercenti su questi temi già nelle prossime settimane.
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