Il Presidente di Fipac: tutelare i 58 milioni di pensionati che vivono con meno di mille euro al mese
“In questo particolare momento storico in Italia c’è bisogno di coesione e responsabilità per permettere una ripresa completa e duratura della nostra economia. Questo non significa che condividiamo le scelte in tema di pensioni previste in manovra, ma il muro contro muro non serve. Serve un dialogo costruttivo e costante che solo in un clima disteso si può ottenere”.
Così Sergio Ferrari Presidente Nazionale Fipac, a margine della giunta che si è tenuta oggi 14 dicembre.
“Come Federazione – prosegue Ferrari – torniamo a porre l’accendo sui quasi 6 milioni di pensionati che vivono con meno di 1000 euro al mese. Da tempo chiediamo la rivalutazione delle pensioni minime, anche in considerazione dell’aumento del costo della vita che si sta registrando”.
“Oltre a questo – conclude Ferrari – vogliamo sottolineare ancora una volta come non si possa ridurre la questione previdenziale ad un mero e sterile conteggio legato all’età in cui si va in pensione. Cosa succede dopo? Ricordo che i nostri pensionati sono quelli che pagano più tasse in assoluto in Europa e spesso si trovano a non poter beneficiare di strumenti minimi in termini di assistenza in caso di malattia e infermità. Soggetti che, allo stesso tempo, spesso con i loro importi pensionistici, a fatica affrontano le spese quotidiane. Ricordo anche come i pensionati autonomi siano sottoposti a requisiti più stringenti rispetto a chi viene da un lavoro dipendente e che attualmente non rientreranno nemmeno nelle previste riduzioni dell’Irpef”.