La riforma degli ammortizzatori non deve tradursi in un incremento degli oneri per le imprese del terziario e del turismo, che comporterebbe un aumento del costo del lavoro assolutamente da evitare in un momento come questo.
Così Confesercenti a margine dell’incontro sulla riforma degli ammortizzatori sociali tra il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e le parti sociali
Sarebbe una stangata, del tutto ingiustificata: terziario e turismo, grazie al FIS, si sono sempre dimostrati ampiamente capienti nei periodi ante-Covid.
Noi condividiamo il principio dell’Universalità e l’idea di un ammortizzatore unico, ma crediamo anche che la riforma debba declinarli nel rispetto delle differenze tra i vari settori d’attività economica. Per turismo e terziario, si potrebbe e dovrebbe universalizzare il FIS, delineando così un ammortizzatore unico per commercio, servizi e turismo. Uno strumento da estendere con la prudenza e la gradualità suggerite da una crisi pandemica ancora preoccupante, e in grado di rispondere alle esigenze settoriali e dimensionali, garantendo coperture adeguate senza oneri insostenibili, soprattutto per le microimprese. L’auspicio è che il confronto prosegua prendendo in considerazione questi temi.