“La ripresa nel 2021 sarà verosimilmente più lenta del previsto”. E’ la previsione di Eugenio Gaiotti, capo del dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, ascoltato in audizione sulla manovra nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
“Nel quarto trimestre 2020, ha detto è plausibile una flessione del Pil anche se più contenuta rispetto alla primavera. E’ probabile che il risultato per l’anno risulti comunque in linea con quanto prefigurato in ottobre”. ”L’impulso esercitato dalla legge di bilancio 2021 sarà pari a 2 punti di pil l’anno nel 2021 e nel 2022, ha proseguito Gaiotti, le coperture delle misure contenute nel ddl sono rappresentate per tre quarti da aumenti di spesa”.
“Un andamento dell’economia meno favorevole di quello previsto ed eventuali ritardi nell’approvazione definitiva del programma europeo e nella sua attuazione avrebbero effetti rilevanti sulle coperture” ha sottolineato. Gaiotti ha ricordato che “il disegno di legge prevede la creazione nel bilancio dello Stato di un apposito fondo per anticipare alle amministrazioni le risorse provenienti dall’Unione europea, a titolo sia di sovvenzioni sia di prestiti, nell’ambito del programma Next Generation EU, con una dotazione, in termini di saldo netto da finanziare, pari a 34,8 miliardi nel 2021, 41,3 nel 2022 e 44,6 nel 2023”. “Una parte delle risorse del Fondo, ha spiegato, è già utilizzata per finanziare alcune misure previste dal disegno di legge di bilancio” (in particolare i crediti d’imposta per gli investimenti e lo sgravio contributivo nelle regioni del Mezzogiorno).