Il ministro dell’Economia e delle Finanze: “Riforma del fisco in 3 anni, a partire dal 2021 l’assegno unico”
La Nadef indica “uno scenario prudente, con la stima di una contrazione del Pil del 9%” nel 2020: la vera sfida da affrontare perché le stime possano essere sorpassate consiste nel contenimento del virus. Riteniamo che le misure di monitoraggio e di contrasto dell’epidemia unite all’attenzione e alla cautela da parte di tutti noi e la capacità di dispiegare una rete di protezione economico sociale come quella finora messa in campo consentiranno di limitare ricadute negative sull’attività economica”. Sono queste le parole del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sulla Nota di aggiornamento al Def, la Nadef.
“La riforma fiscale, ha proseguito il ministro, sarà messa in campo in un orizzonte triennale attraverso una legge delega che si raccorda alla riforma strettamente connessa che intendiamo adottare già a partire dal 2021, cioè l’assegno unico per i figli. Stiamo approfondendo in raccordo con il percorso parlamentare della legge delega le modalità e i tempi per l’assegno unico universale”.
“Stiamo riflettendo e valutando un ulteriore prolungamento della moratoria sui crediti per le imprese, ha aggiunto Gualtieri, che scade attualmente il 31 gennaio”.
“Le tasse non aumenteranno ma si ridurranno l’anno prossimo – ha concluso il ministro in audizione – ci sarà a regime per 12 mesi la riduzione sostanziale dell’Irpef attraverso l’estensione annuale della riduzione del cuneo fiscale che quest’anno è partita a luglio, e ci sarà la fiscalità di vantaggio per il Sud per tutto l’anno. Già questi due elementi determineranno una riduzione delle tasse. Anche la riforma fiscale punta a una riduzione fiscale che noi intendiamo realizzare nel triennio perché sarà composta di vari moduli, ma il modulo principale, cioè quello della riforma dell’Irpef, vogliamo che sia operativo dal 1 gennaio 2022”.
Powered by WPeMatico