“Nel complesso – considerando anche la revisione al ribasso della stima del secondo trimestre effettuata dall’Istat -valutiamo che resti valida la proiezione che abbiamo pubblicato in luglio, che indicava una caduta del Pil attorno al 9,5 per cento nella media di quest’anno. Le prospettive restano però molto incerte. Resta rilevante il rischio che l’evoluzione globale della pandemia continui a ripercuotersi sulla fiducia di famiglie e imprese o resti debole la domanda globale”. E’ quanto ha riferito Eugenio Gaiotti, Capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, in audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato sulla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, la Nadef.
Inoltre, secondo le valutazioni di Bankitalia, “la produzione industriale potrebbe essere cresciuta attorno al 30 per cento nel terzo trimestre, con un sostanziale recupero dopo il crollo osservato nei mesi di chiusura delle attività economiche. L’impatto della pandemia è invece più persistente nei servizi, che hanno segnato un recupero solo parziale”.
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