Su famiglie pesa deterioramento mercato del lavoro. Ripresa dei consumi potrebbe essere più lenta del previsto
Un recupero ineguale, più lento per i negozi tradizionali, e segnato, per le famiglie, dall’incognita lavoro.
Così Confesercenti sui dati Istat relativi al clima di fiducia di agosto.
Nel mese si rileva un miglioramento generale del clima di fiducia delle imprese, che iniziano a maturare una percezione di normalizzazione del quadro congiunturale. A recuperare, però, sono soprattutto i servizi di mercato, segmento che durante il lockdown aveva registrato la caduta più significativa.
La situazione degli altri comparti rimane invece ancora molto differenziata: in particolare nel commercio al dettaglio, dove il clima di fiducia appare mettere a segno un recupero più marcato per la grande distribuzione e decisamente più lento per la distribuzione tradizionale.
Anche il clima di fiducia dei consumatori migliora nel mese di agosto, ma le evidenze sono di una ripresa più lenta e di un peggioramento del clima di fiducia personale. Le famiglie, che in un primo momento sono state protette dai numerosi interventi di politica fiscale, iniziano a percepire il deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro. La crisi, infatti, incide sul reddito disponibile soprattutto per via delle perdite di posti di lavoro. Di conseguenza, la spesa delle famiglie potrebbe non ritornare velocemente sui livelli pre-crisi.
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