Si tratta della più grande flessione mai registrata nell’area. In Italia -12,4%
Il Pil dell’area Ocse registra un calo senza precedenti, pari a -9,8%, nel secondo trimestre del 2020. dell’1,8%. E’ quanto emerge dalle stime diffuse oggi dall’organizzazione internazionale con sede a Parigi.
Nel primo trimestre il Pil aveva registrato un calo dell’1,8%.Si tratta della più grande flessione mai registrata nell’area, significativamente superiore al -2,3% del primo trimestre del 2009, al culmine della crisi finanziaria.
Tra le sette maggiori economie, il Pil è sceso in modo più drammatico, -20,4%, nel Regno Unito. In Francia il Pil è diminuito del 13,8%, dopo un calo del 5,9% nel trimestre precedente. Anche in Italia (-12,4%), Canada (-12%) e Germania (-9,7%) il Pil ha subito un forte calo nel secondo trimestre, rispettivamente contro -5,4%, -2,1% e -2,0% nel trimestre precedente.
Negli Stati Uniti il Pil ha subito una lieve contrazione: -9,5%, contro -1,3% nel trimestre precedente. In Giappone l’economia si è contratta del 7,8% nel secondo trimestre (contro lo 0,6%).
Nell’area dell’euro e nell’Unione europea, il Pil ha registrato, rispettivamente, un calo del 12,1% e del 11,7% a fronte un calo del 3,6% e del 3,2% nel trimestre precedente.
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