Il confronto con le parti sociali parte lunedì
Al via sabato gli Stati Generali dell’Economia a Villa Pamphilj: Stati generali che inizialmente erano previsti per venerdì, giorno in cui il Premier Giuseppe Conte sarà sentito, insieme ai ministri dell’Interno e della Sanità Luciana Lamorgese e Roberto Speranza nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della zona rossa.
Appuntamento che era nato già con forti tensioni per l’evidente contrarietà di Iv e del Pd all’iniziativa, alla fine condivisa, pur con qualche insofferenza.
Sabato sarà il giorno dell’inaugurazione, dedicata al contesto europeo e internazionale: una giornata in sui si affronteranno le sfide economiche con ospiti che vanno da Christine Lagarde (Bce) a Cristalina Georgieva (Fmi), da Ursula Von Der Leyen e Paolo Gentiloni (Commissione), a David Sassoli (Parlamento Ue).
Da lunedì il confronto con le parti sociali. Sempre lunedì sarà il giorno di Vittorio Colao, altro motivo di divergenza tra Conte e la sua stessa maggioranza. Il piano della task force presieduta dal manager è stato accolto con forti critiche.
Il report non sarà, però, la base di partenza dei lavori: il Premier ha visto, in questi giorni, i suoi ministri per produrre un piano che sarà il punto dal quale partire.
Pd e M5s spingono per un nuovo decreto in deficit. Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri spiega che bisognerà aumentare le risorse al fondo di garanzia sui prestiti e promette cassa integrazione. Iv chiede una programmazione dell’ulteriore deficit per non andare avanti di scostamento in scostamento, da qui a fine anno. Il Presidente Conte sottolinea come sia necessario ora vedere l’impatto delle misure già adottate. Ma aggiunge che il governo è pronto a “fare di tutto” nei limiti del bilancio.
Un sostegno corposo al sistema sanitario pubblico resta un dossier aperto e prioritario, ma fa capitolo a sé, come i 36 miliardi del Mes.
A proposito di Unione Conte ha sottolineato come “a livello europeo abbiano molto apprezzato la predisposizione a elaborare il piano e il fatto che ci siamo messi subito al lavoro per progetti che fanno bene e che ci faranno correre”. Si va dal reshoring di competenza del ministro dello Sviluppo economico, a una sorta di business school pubblica proposta dalla ministra della P.a.
E sul fatto che le opposizioni hanno scelto di non partecipare sottolineando “di essere pronti a confrontarsi in qualsiasi momento, ma soltanto in occasioni e sedi istituzionali”, il Premier ha commentato : “Villa Pamphilj è la sede istituzionale di alta rappresentanza della Presidenza del Consiglio. Invitarli lì è un gesto di attenzione anche nei loro confronti”. Premier che sembra, però, convinto che alla fine si siederanno al tavolo, accogliendo anche un invito alla collaborazione istituzionale venuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Se ci ripensano, è il suo messaggio, possono venire a confrontarsi.
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