Landi: sul prezzo alla pompa incidono, oltre al valore della materia prima, i costi di estrazione, raffinazione, stoccaggio, trasporto e il costo della distribuzione finale. Tutto ciò sommato al peso di Iva e accise
In riferimento ad alcune segnalazioni sul mancato calo dei prezzi dei carburanti alla pompa, dopo il crollo di questi giorni del greggio, Martino Landi, presidente Faib Confesercenti commenta: “I conti che emergono da queste segnalazioni non tengono conto dei costi di Iva e accise che si aggirano intorno a 1 euro (72,8 centesimi l’accisa e 25,6 centesimi medi l’Iva) ai quali, per alcune regioni, vanno aggiunte le accise regionali”.
“Si deve poi considerare che il greggio è una cosa, benzina e gasolio che si acquistano ai distributori un’altra, aggiunge il Presidente della Faib. Sul prezzo alla pompa, infatti, incidono, oltre al valore della materia prima, i costi di estrazione, raffinazione, stoccaggio, trasporto e il costo della distribuzione finale. Tutto ciò sommato al peso di Iva e accise”.
“Quindi al netto di quanto precisato sopra – conclude Landi – il prezzo alla pompa non può essere proporzionato alla quotazione del greggio”.
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