Con blocco di Pasqua e Pasquetta comparto ha perso altro mezzo miliardo di euro
Le misure di distanziamento sociale introdotte a causa della pandemia sono necessarie, senza dubbio; ma le imprese – in particolare quelle della somministrazione– stanno vivendo una doppia tragedia, sanitaria ed economica. Il solo stop di Pasqua e di Pasquetta, giornate chiave per la somministrazione, produrrà una perdita di ricavi per gli operatori stimabile in almeno mezzo miliardo di euro.
Così Fiepet Confesercenti in una nota.
Le imprese del comparto – dai ristoranti ai bar, passando per pub, gelaterie, pizzerie e non solo – sono ormai in debito d’ossigeno: deve essere concesso loro di riaprire il prima possibile e in assoluta sicurezza, tutelando clienti e dipendenti. Se non si agisce immediatamente, molti non riusciranno a riaprire più.
Per questo, chiediamo al governo un tavolo di concertazione con le associazioni di rappresentanza delle imprese ed i sindacati per definire i dettagli della ‘Fase 2’ e poter programmare, finalmente, le aperture delle attività di somministrazione.
Il credito d’imposta previsto all’art.30 del DL Liquidità per l’acquisto di dispositivi di protezione nei luoghi di lavoro è un primo passo. Bisogna però garantire anche la reperibilità dei DPI e il loro approvvigionamento costante a costi concertati. Occorre anche, con urgenza, approfondire il tema della riorganizzazione delle attività per ridurre al minimo i contatti tra le persone.
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