La proposta di modifica dopo le sollecitazioni dell’associazione. Innocenti: “Potrebbe essere la soluzione alla Bolkestein”
A seguito delle sollecitazioni e degli incontri che come Anva abbiamo avuto con esponenti importanti del Governo, relativamente al rinnovo delle concessioni per il commercio su area pubblica , è stato presentato un emendamento che ci riguarda da vicino. Si tratta dell’emendamento 12/60 a firma degli onorevoli del Movimento 5 Stelle Carabetta, Macina, Donno di cui riportiamo seguito il testo:
“Le concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche in essere, aventi scadenza al 31 dicembre 2020, sono rinnovate, se non già riassegnate ai sensi della previgente Intesa in Conferenza Unificata il 5 Luglio 2012, secondo le disposizioni stabilite dalle Regioni, ad istanza del soggetto titolare dell’azienda, sia che la conduca direttamente sia che l’abbia conferita in gestione temporanea, previa la verifica della sussistenza dei requisiti prescritti, ivi compresa l’iscrizione ai registri camerali quale ditta attiva. Ai fini della verifica del mantenimento dei requisiti prescritti i Comuni adottano specifiche misure amministrative a cadenza annuale”.
Se l’emendamento fosse approvato così com’è, tutte le concessioni già rinnovate sarebbero al sicuro, e le Regioni potrebbero decidere autonomamente le modalità di rinnovo – incluso quello tacito – per le concessioni ancora da confermare.
Nell’ emendamento, infatti, si riconosce la legittimità del lavoro svolto da alcune Regioni, che hanno applicato le procedure previste dall’Intesa del 5 Luglio 2012, nelle quali la maggioranza dei Comuni ha espletato quanto previsto dalle norme e conseguentemente rilasciato agli operatori le concessioni che avranno validità per 12 anni fino al 2032; conseguentemente si parla di Requisiti per il rinnovo che dovranno essere stabiliti dalle Regioni il cui rispetto sarà controllato annualmente dai Comuni interessati; viene ribadito il principio che per ottenere il rinnovo occorre essere ditta attiva iscritta in CCIAA. Che occorre, in ogni caso, anche se in forma semplificata, presentare una domanda per ottenere il rinnovo della Concessione nel rispetto dei criteri che saranno ovviamente stabiliti dalle singole Regioni ( sarà nostra premura aprire tavoli di confronto con la Conferenza delle Regioni). Si riconosce inoltre, anche se implicitamente, il diritto, al pari di tutti gli altri comparti del commercio, a concedere in gestione l’attività purché il concedente sia Ditta attiva.
Avremmo preferito che Vi fossero enunciati e riconosciuti anche altri diritti relativi all’attività di commercio su area pubblica quali i requisiti personali e professionali, come il diritto a svolgere l’attività in forme societarie anche di capitali ecc. ecc. Apprezziamo però lo sforzo e riteniamo che vi sarà il tempo ed il modo di proporre al Governo le ulteriori modifiche necessarie.
“Quella avanzata è una proposta di modifica che giudichiamo positivamente, e che potrebbe dare una mano concreta al settore“, commenta il Presidente nazionale di Anva Maurizio Innocenti. “Anva sosterrà questo emendamento perché potrebbe essere la soluzione all’incertezza causata dalla Bolkestein fino ad oggi. Ci auspichiamo che la prossima settimana l’emendamento sia approvato definitivamente e così com’è, senza sorprese dell’ultimo minuto, con il sostegno di tutte le forze politiche. Il mondo delle imprese del commercio ambulante ha assolutamente bisogno di chiudere questa fase di confusione legata alla Bolkestein. Archiviata questa, dovremmo lavorare a una riforma del fisco e della burocrazia fiscale, che stanno decimando le partite iva di tutti i settori, commercio ambulante in primo luogo”.
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