Circa 900 emendamenti sono stati dichiarati inammissibili
Dalle norme sulla cannabis light a quelle sui monopattini elettrici, sono poco meno di 900 gli emendamenti, sui 2004 presentati, al dl Milleproroghe dichiarati inammissibili dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.
Tra le proposte di modifica inammissibili quelle che miravano ad ampliare la platea dei beneficiari della cedolare secca sugli affitti. Respinte perché non strettamente attinenti alle materie oggetto del decreto si trovano quelle relative alla soppressione dell’equiparazione monopattini-biciclette, quelle che modificano la disciplina in materia di ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera e le norme per la liberalizzazione della cannabis light.
Tra le proposte di modifica al decreto Milleproroghe dichiarate inammissibili ci sono anche quelle relative alla soppressione della sugar tax e della plastic tax, introdotte con la legge di Bilancio.
Stop anche alla norma che mirava a reintrodurre la possibilità di cedere il credito d’imposta derivante dalla detrazione fiscale per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia.
Inammissibile l’emendamento che anticipava al primo luglio 2020 il riconoscimento automatico dei bonus sociali per la fornitura dell’energia elettrica e del gas naturale.
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