Continua nelle province di Nuoro e dell’Ogliastra la moria di aziende del settore commercio e turismo.
Anche i dati del primo bimestre 2016 confermano la tendenza in atto negli ultimi anni spazzando via i timidi segnali di miglioramento riscontrati nel corso del primo semestre 2015.
Pressoché tutti i settori monitorati, dal commercio al dettaglio all’alloggio e somministrazione, presentano, infatti, saldi negativi tra iscrizioni e cancellazioni.
Alcuni dati:
-43 imprese del commercio al dettaglio ( 13 iscrizioni e 56 cancellazioni);
-12 aziende del settore alloggio e somministrazione (11 iscrizioni, 23 cancellazioni)
-7 intermediari del commercio (4 iscrizioni e 11 cancellazioni).
Non fa eccezione il commercio su area pubblica (-3 aziende frutto di 2 iscrizioni e 5 cancellazioni) che invece negli ultimi quattro anni ci aveva consegnato saldi costantemente positivi.
“E’ evidente, quindi, che la deflazione e la contrazione dei consumi stanno letteralmente distruggendo il tessuto imprenditoriale dei comparti di nostro riferimento” commenta Dario Capelli presidente della Confesercenti; “qui non si tratta di fare i catastrofisti, ma è evidente che i dati ci confermano l’impossibilità delle imprese a reggere un mercato condizionato esageratamente da una contingenza economica negativa.”
“Preoccupa soprattutto il fatto” continua Capelli “che le aperture del primo bimestre 2016 (13 commercio al dettaglio e 11 alloggio e somministrazione) siano tornate agli stessi livelli del corrispondente periodo dell’anno 2014 (10 commercio al dettaglio e 13 alloggio e somministrazione), in controtendenza rispetto ai primi mesi del 2015 dove invece si registrava un più alto tasso di aperture di nuove imprese”.
“Questa” conclude Capelli “è una tendenza pericolosa che non può essere invertita senza una robusta ripresa dei consumi interni.”