Da oggi sarà linea dura. La firma del Protocollo d’intesa apposta stamattina alla Prefettura di Cagliari apre uno spiraglio verso la tanto auspicata legalità contro la merce contraffatta e la vendita abusiva.
Le Prefetture di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Anci, i Comuni di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Carbonia, Iglesias, Sanluri, Villacidro, Lanusei, Tortolì, Olbia, Tempio Pausania, l’Ufficio Regionale Scolastico, l’Anci Sardegna e i presidenti di Unioncamere, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e C.F.A., preso atto del danno economico che penalizza le imprese che lavorano nella regolarità, questa mattina si sono riunite e hanno deciso con questa firma di dare una svolta al lassismo finora ha permesso al mercato nero di espandersi a macchia d’olio in ogni settore. Perché non c’è solo la merce contraffatta, ma anche l’ambulantato dilagante che ormai è diventato l’alternativa alla carenza di lavoro e l’abusivismo delle professioni che è diventato ormai la prassi soprattutto nel settore estetico e nella ristorazione. Tutto ciò non soltanto toglie una buona fetta di introiti ai commercianti regolari, ma anche alle casse dello Stato e quindi anche su tutti i cittadini su cui viene ridistribuito il mancato gettito. “Stamattina c’era tanto entusiasmo nel vedere la partecipazione e la volontà alla collaborazione da parte di tutti – ha affermato Marco Sulis, presidente di Confesercenti Sardegna – la lotta alla contraffazione e all’abusivismo deve partire anche dalla prevenzione e la formazione dei giovani in tal senso ci sembra un’ottima idea, certo è che alle firme e alle buone intenzioni devono seguire i fatti e ridare ordine in tutti i settori del commercio”.
Se finora i controlli hanno toccato soprattutto chi è regolare, da ora in poi le Forze dell’Ordine e la Guardia di Finanza avranno uno strumento di collaborazione in più per far emergere e arginare questa piaga sociale. Vigilanza più stretta, controlli, campagne di sensibilizzazione, formazione dei giovani nelle scuole e delle piccole e medie imprese, collaborazione con le organizzazioni no profit per attivare percorsi di legalità per migranti e disagiati sociali. Queste le tematiche che coinvolgono tutte le parti.
“Dobbiamo comunque essere tutti consapevoli che qualsiasi intervento normativo e/o regolamentare o qualsiasi accordo si voglia prevedere o fare per il comparto commerciale, verrà comunque vanificato dall’assenza cronica di controlli concreti sul fronte dell’abusivismo – ha commentato il Direttore Regionale di Confesercenti Gian Battista Piana – Il fenomeno dell’abusivismo, infatti, ha assunto dimensioni talmente importanti da creare danni al comparto in misura non inferiore a quanto possa fare la stessa crisi dei consumi. La palla ora è in mano alle amministrazioni comunali che più di tutti, se solo volessero, e sottolineo il volessero, hanno gli strumenti per incidere in modo serio sul fenomeno.” Di fatto i dati, seppur mai definitivi, rivelano una situazione drammatica, segno che finora qualcosa forse non ha funzionato: “In alcuni settori (vedi acconciatori ed estetiste) su ogni attività regolarmente registrata, ce ne sono almeno 1,2 abusive – ha aggiunto Piana- questo purtroppo è un dato reale e alcune denunce stanno già per partire dai nostri uffici”. E la speranza è che proprio alla luce della sottoscrizione del protocollo d’intesa finalmente chi denuncia venga ascoltato e vengano presi provvedimenti seri e immediati.
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