(ASCA) – Roma, 2 gen 2014 – ”Dopo il peggior dicembre degli ultimi vent’anni, sabato 4 gennaio partiranno, in Sardegna, i saldi invernali, che si prolungheranno per 60 giorni”. Lo ha dichiarato, in una nota, Marco Sulis, presidente regionale della Confesercenti che chiede ”una nuova legge sui saldi”. Gli sconti interesseranno tutta la zona da Cagliari a Sassari. Nelle zone colpite dall’alluvione, invece, sono gia’ partiti il 6 dicembre. Dopo il vertiginoso calo nelle delle vendite, la Fismo-Confesercenti, ha stimato che la spesa media nazionale durante i saldi si attestera’ sui 155 euro a persona. L’anno nuovo e’, quindi, portatore di un grosso carico di speranza ma, allo stesso tempo, anche di incertezza. ”Nei prossimi giorni – ha continuato Sulis – effettueremo un sondaggio tra gli operatori isolani, chiedendo loro che cosa ne pensano dell’attuale sistema di vendita nel periodo dei saldi ed eventuali proposte per migliorarlo”. ”Per come e’ applicata in Italia – ha proseguito – la legge che regola i saldi e’ ormai obsoleta. Di sicuro crediamo che siano ormai maturi i tempi per avviare un concreto e capillare dibattito sulla necessita’ di un nuovo quadro normativo che possa prevedere anche sostanziali modifiche ai ‘saldi di fine stagione’ come tradizionalmente intesi”. In particolare, Confesercenti insiste su ”una nuova legislazione che sia realmente efficace sul piano delle pari opportunita’ di vendita straordinaria tra tutti gli operatori del commercio, sia grandi che piccoli”.
Trending
- Gite scolastiche, turismo organizzato: ricorso a codice appalti rischia di uccidere il settore
- Affitti brevi: Aigo Confesercenti, sicurezza valore per tutti, ma valutare identificazione diretta da remoto
- Entrate: falso accesso all’area riservata, in atto nuova campagna phishing
- ISTAT: PROSPETTIVE DI CRESCITA DIMEZZATE PER IL 2024
- CONSUMI: TREDICESIME IN CRESCITA
- STRUTTURE RICETTIVE: Circolare del Ministero dell’interno in tema di check-in da remoto
- PUBBLICATO DECRETO FONDO NUOVE COMPETENZE
- GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE