SPESE AMMISSIBILI. Le spese dei Ccn sono ammissibili per: servizi all’utenza (per un massimo di 12.500 euro), per esempio baby parking e servizi alla clientela svantaggiata, nolo bus navette e trenini su ruota; manifestazioni e attività di animazione (massimo 16 mila euro), per esempio promozione delle produzioni enogastronomiche locali; azioni di pubblicità e comunicazione (massimo 17.500 euro), quali promozione immagine sui media e social network e realizzazione sito web; valorizzazione architettonica (massimo 25 mila euro), per esempio potenziamento delle aree wifi, attività di bike sharing, istallazione griglie di parcheggio per bici e interventi di videosorveglianza e illuminazione; infrastrutture e mobilità territoriale (massimo 12 mila euro), per esempio istallazione di cartellonistica turistico – commerciale nel centro storico.
RISTORANTI E NEGOZI. Il contributo (in regime “de minimis”) coprirà il 100% delle spese ammissibili per la realizzazione degli interventi. Sono ammessi ai bandi, i Negozi storici e i Ristoranti tipici inclusi nei rispettivi Elenchi regionali (già definiti e di prossima pubblicazione). A ciascun esercizio verrà erogato un finanziamento di 10 mila euro, da utilizzare per adeguamento dei locali alle norme igienico-sanitarie e alla sicurezza sul lavoro; ristrutturazione e ammodernamento dei locali; acquisto di attrezzature (compresi hardware e software gestionali) e arredi; solo per i ristoranti, realizzazione di menù (anche in sardo) e allestimento di corner promozionali per la vendita delle produzioni tipiche.
TRADIZIONE CULINARIA. Riscoperta della tradizione gastronomica regionale, tutela dei prodotti tipici, qualità e trasparenza nel servizio offerto ai consumatori. Sono i presupposti su cui si basa il progetto “Ristoranti tipici della Sardegna”, iniziativa di promozione dei ristoranti sardi (70 quelli recensiti, anch’essi in collaborazione con le associazioni di categoria) che prediligono la proposta e la realizzazione di piatti della migliore tradizione locale e usano nella preparazione delle pietanze materie prime isolane, nonchè intesa alla promozione di territori fuori dai circuiti turistici più noti. Il ristorante tipico soddisfa i requisiti richiesti dal disciplinare predisposto dall’assessorato.
BOTTEGHE STORICHE. All’insegna della riscoperta del patrimonio identitario rappresentato da esercizi commerciali in attività da almeno 50 anni, autentici interpreti di modelli di consumo e stili di vita in gran parte sostituiti da nuove tipologie commerciali. Su questa base è stato istituito l’Elenco regionale dei Negozi storici. L’Elenco prevede tre categorie: Locale storico, Attività storica e Insegna storica.